Investimenti triennali per lo sviluppo delle Comunità montane lombarde

Valchiavenna - foto di SuperchilumStanziati 57 milioni di euro a sostegno delle Comunità montane localizzate nella Regione Lombardia Le risorse saranno ripartite tra i 23 Programmi Integrati di Sviluppo Locale (PISL Montagna) per il triennio 2011-2013, volti a valorizzare il territorio montano mediante progetti di partenariato pubblico-privati.

I PISL sono il principale strumento utilizzato dalla Regione Lombardia per raggiungere obiettivi di sviluppo socio-economico in specifici ambiti territoriali.
In particolare, i singoli programmi definiscono la strategia che coinvolgerà tutti i principali attori attivi nell'area d'interesse (gli enti locali, le imprese, le parti sociali, gli enti preposti allo sviluppo ecc.) al fine di favorire:

  • lo sviluppo imprenditoriale,
  • introdurre politiche sociali, culturali e ambientali, infrastrutturali ecc.

Con il nuovo stanziamento "abbiamo voluto imprimere un'accelerazione al percorso di sviluppo della montagna - ha spiegato il Presidente della Regione, Roberto Formigoni - introducendo la formula della programmazione triennale attraverso piani coordinati d'intervento che possano contemplare investimenti ad ampio respiro".

I PISL dovranno essere elaborati nel breve termine dalle 23 Comunità montane, favorendo la collaborazione tra le istituzioni, il settore pubblico e privato, indispensabile per una crescita strutturale della montagna lombarda.

"Ogni comunità montana avrà un budget triennale a disposizione, suddiviso in ripartizioni annuali - ha aggiunto l'assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti Istituzionali, Romano Colozzi - per un totale di 19 milioni di euro moltiplicati per tre anni". La consapevolezza di un finanziamento che supera l'annualità permetterà ai soggetti interessati di non limitare l'esposizione finanziaria a piccoli interventi, ha concluso l'assessore.

Infine, i quattro Comuni montani di Como, Lecco, Sondrio e Varese inseriti nel riparto potranno presentare i loro progetti all'interno del Piano integrato elaborato dalla Comunità montana adiacente, oppure conferire la loro quota alla stessa Comunità per sviluppare una progettualità comune insieme ad altri soggetti.

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