Imprese – oltre 279mila nate nel 2015, soprattutto al Sud

 

Imprese - Photo credit: David WallCresce il tasso di natalità delle imprese, soprattutto nel Mezzogiorno. Ma aumenta anche il dato sulla mortalità d’impresa.

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In base ai dati forniti dall’Istat, nel 2015 le imprese nate sono 279.132, quasi 5mila in più rispetto al 2014, con un tasso di natalità del 7,3%. Ma anche la mortalità d'impresa è in aumento nel 2015: si stima infatti che le imprese cessate siano 339.955, con un tasso di mortalità pari all'8,9% (+0,2 punti percentuali rispetto al 2014).

Per il sesto anno consecutivo i processi di natalità e mortalità delle imprese hanno determinato un tasso netto di turnover negativo (-1,6%), pari a quello registrato nel 2014.

Dinamiche per settori

L'evoluzione dei tassi totali di natalità è esito di dinamiche convergenti a livello di macro-settore; rispetto al 2014 la natalità cresce in tutti i macro-settori, soprattutto nel commercio (+0,3 punti percentuali).

L'evoluzione dei tassi di mortalità presenta invece dinamiche parzialmente divergenti: tra il 2014 e il 2015 la mortalità aumenta in misura contenuta nell’industria in senso stretto (+0,1 punti percentuali), con maggiore intensità negli altri servizi (+0,6 punti percentuali) mentre diminuisce leggermente nel commercio (-0,1 punti percentuali).

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Per le costruzioni il tasso di mortalità rimane invariato all'11,3%.Nel comparto dell'industria, i tassi di natalità e di mortalità sono inversamente correlati al livello di intensità tecnologica dei settori.

Nel 2015 i settori a bassa tecnologia (LOT) presentano tassi di natalità e mortalità al di sopra della media del comparto (rispettivamente 5,5 e 6,9%); viceversa con il 3,3% di natalità e il 4,5% di mortalità quelli ad alta tecnologia si attestano al di sotto della media.

Situazione opposta nei servizi: i settori ad alto contenuto di conoscenza (HITS) registrano tassi di natalità pari al 10,2%.

Natalità delle imprese in aumento al Sud

Tra il 2014 e il 2015 la natalità delle imprese aumenta soprattutto nel Mezzogiorno, dove si registra il tasso di natalità più alto (8,8% nel 2015). Più contenuti gli aumenti nelle altre ripartizioni: nel Nord-Ovest si passa da 6,5% del 2014 a 6,6% del 2015, nel Nord-Est da 5,8 a 5,9% e nel Centro da 7,7 a 7,8%.

Dopo la ripresa del 2014 la capacità di sopravvivenza delle nuove imprese cresce anche nel 2015: fra le nate nel 2014, alla fine del 2015 l'80% è ancora in attività (+3,2 punti percentuali sul 2014). L'aumento della sopravvivenza riguarda tutti i macro-settori ma è superiore alla media nazionale solo negli altri servizi (+3,7%).

Numero di occupati

A cinque anni dalla nascita, le imprese nate nel 2010 occupano circa 317mila addetti, contro i 374mila che avevano nell'anno di nascita. Ciò determina un calo di occupazione del 15,3%. Solo nell'industria in senso stretto la nuova occupazione attivata dalle imprese sopravviventi al 2015 riesce a superare la perdita di addetti delle imprese in uscita (+15,5% rispetto al 2010).

Tutti gli altri macro-settori registrano un calo occupazionale che va dal 12,2% del commercio, al 15,9% degli altri servizi fino a oltre il 37% delle costruzioni.

Imprese - Photo credit: David Wall

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