Incentivi rinnovabili: la bozza del decreto FER X

 

FERX - Foto di PixabayMentre è in corso il dialogo con Bruxelles sul decreto FER X, circola una prima versione del testo del provvedimento che conterrà i nuovi incentivi alle rinnovabili più competitive e che dovrebbe mettere a disposizione poco più di 62 GW di potenza nelle aste fino al 2028.

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Il decreto FER X sarà il sostituto del cosiddetto FER 1, il provvedimento di luglio 2019 alla base degli attuali schemi di incentivazione delle energie rinnovabili, e sarà chiamato a fissare le regole d’ingaggio degli incentivi per le rinnovabili più mature, con costi di generazione vicini alla competitività del mercato.

Il decreto, che disciplinerà l’assegnazione gli incentivi Fer nel periodo 2024-2028, è stato oggetto di una consultazione pubblica che si è chiusa il 25 settembre 2023. 

Nei giorni scorsi, dal palco di “Key Energy”, evento di riferimento sull’efficienza energetica e le rinnovabili che si è svolto la settimana scorsa a Rimini, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto ha fatto sapere che sono in corso i lavori sul FER X. Su quest’ultimo provvedimento, Pichetto ha ricordato che è in corso l’interlocuzione con la Commissione europea e ha auspicato che “il punto di equilibrio arrivi al più presto possibile”. 

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Sul FER X è intervenuto, sempre da Rimini, anche Federico Boschi, Capo Dipartimento del MASE, facendo sapere che il processo di individuazione della tariffa seguirà dei meccanismi e degli indici connessi all’evoluzione tecnologica e impiantistica in modo da renderli sempre adeguati. 

Nel frattempo inizia a circolare una nuova bozza del decreto per gli incentivi alle tecnologie mature.

Cosa prevede la bozza di decreto FER X

Come già anticipato nel documento di consultazione, il decreto FER X metterà a disposizione poco più di 62 GW di potenza nelle aste (62,15 GW per la precisione) nel periodo 2024-2028 per permettere agli impianti rinnovabili sopra 1 MW di accedere ai meccanismi di incentivazione. Una potenza nettamente superiore ai 4 GW che saranno incentivati dal decreto FER 2, il decreto pensato per incentivare tecnologie come l’eolico galleggiante, l’energia marina e la geotermia più avanzata, che avrebbe dovuto vedere la luce a febbraio 2020.

Gli impianti FER che potranno accedere al meccanismo di supporto con il decreto FER X sono:

  • impianti solari fotovoltaici;
  • impianti eolici;
  • impianti idroelettrici;
  • impianti di trattamento di gas residuati dai processi di depurazione.

In base alla bozza del decreto i contingenti di potenza e i prezzi a base d’asta sarebbero: 

  • Fotovoltaico: 45 GW (contingente di potenza) e tariffa a base d’asta di 85 euro per megawattora;
  • Eolico: 16,5 GW per l’eolico (contingente di potenza) e tariffa a base d’asta di 80 euro per megawattora;
  • Idroelettrico: 0,63 GW (contingente di potenza) e tariffa a base d’asta di 110 euro per megawattora;
  • Impianti di trattamento di gas residuati dai processi di depurazione: 0,02 GW (contingente di potenza) e tariffa a base d’asta di 100 euro per megawattora.

Previste correzioni del prezzo di aggiudicazione per gli impianti fotovoltaici che prevedano la sostituzione di eternit o amianto, per gli impianti oggetto di interventi di ricostruzione, rifacimento e potenziamento e per quelli cui è stato riconosciuto un contributo in conto capitale.

La bozza di decreto FER X fissa anche dei tempi massimi per l’entrata in esercizio dei nuovi impianti e dei rifacimenti che possono accedere agli incentivi (21 mesi per il fotovoltaico, 34 mesi per l’eolico e 54 mesi per idroelettrico e trattamento di gas residuati se si tratta di impianti nuovi; 19 mesi per l’eolico, 39 mesi per l’idroelettrico e 27 per i gas residuati se si tratta di rifacimenti) e l’applicazione di una decurtazione nel caso di sforamento delle tempistiche (0,2% in meno sul prezzo di aggiudicazione per ogni mese di ritardo per i primi nove mesi e 0,5% per i successivi sei, nel limite di 15 mesi, dopodiché decadrà il beneficio). 

La bozza di decreto prevede inoltre modalità di accesso agli incentivi diversificate in base alla taglia dell’impianto. In particolare:

  • gli impianti di potenza inferiore o pari a 1 MW accedono direttamente al meccanismo di supporto per un ammontare complessivo pari a 5 GW al 2028; 
  • gli impianti che superano 1 MW partecipano alle procedure d’asta competitive;
  • gli impianti oltre i 10 MW di potenza possono accedere a una procedura accelerata di valutazione.

Una volta che il decreto FER X sarà pubblicato, Terna, in collaborazione con il GSE, sarà tenuta a formulare una proposta di progressione temporale dei contingenti messi a disposizione nei successivi 5 anni e una proposta di coefficienti da applicare alle offerte di riduzione del prezzo di esercizio presentate per ogni zona di mercato. Si tratta di un passaggio necessario per garantire la disponibilità nei periodi futuri di determinate quantità di energia rinnovabile in coerenza con gli obiettivi di decarbonizzazione e con l’esigenza di garantire la sicurezza del sistema elettrico al minor costo per il consumatore finale.

infine, una volta che il decreto FER X vedrà la luce, il GSE avrà 30 giorni di tempo per trasmettere al Ministero una proposta di regole operative per accedere agli incentivi. Saranno appunto le regole operative del GSE a definire il calendario delle aste e l’approvazione del primo avviso pubblico.

La bozza del decreto FER X

Foto di Pixabay

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