Innovazione: un bando per la migliore citta' europea

Commissaria Máire Geoghegan-Quinn fonte ECUn premio che attirerà le candidature non tanto per il sostegno economico in palio (500 mila euro, quasi una goccia nell'oceano), quanto per il prestigio internazionale che deriverà dalla vittoria. E' aperto fino al 3 dicembre 2013 il bando per la migliore capitale europea dell'innovazione. La giuria punta ad individuare un “ecosistema innovativo”, che sia capace di collegare al meglio cittadini, organismi pubblici, università e imprese.

L'iniziativa promossa dalla Commissione europea è rivolta alle città con più di 100 mila abitanti, che abbiano messo in campo iniziative (ancora in corso) attive almeno dal 1° gennaio 2010.

La concorrenza sarà durissima, visto che potranno partecipare anche i paesi associati al Programma quadro di ricerca dell'Ue (7PQ), cioè Israele, Svizzera, Norvegia Islanda, Liechtenstein, Turchia, Macedonia, Serbia, Albania, Montenegro, Bosnia Herzegovina e Isole Faroe.

La "ICapital" dovrà dimostrare di aver perseguito una strategia che risponda ai precisi criteri:

  • innovativa - in termini di concetti, processi e strumenti;

  • illuminante, per attrarre talenti, finanziamenti, investimenti nonché impegno e coinvolgimento dei cittadini;

  • integrata, che dimostri di richiamarsi agli obiettivi della strategia Europa 2020, cioè una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva in tutta l’Europa;

  • interattiva, per costruire una comunità per l’innovazione all’interno della città e con altre città.

Oggi il 68% della popolazione europea risiede in zone urbane e la loro vivibilità è la più grande scommessa per il futuro. Secondo l'ultima classifica redatta dal Sole 24 Ore, nel 2012 le città più vivibili in Italia erano Bolzano, Siena e Trento. La graduatoria teneva conto di una serie di indicatori (tenore di vita, affari e lavoro, tempo libero, reati, popolazione, servizi e ambiente), ma non specificatamente dell'indicatore dell'innovazione. Non si esclude a priori, quindi, che una città come Torino (che questa ricerca colloca solo al quarantatreesimo posto) possa avere delle chances di vincere l'ambito premio europeo.

Il prossimo programma di ricerca e innovazione dell’Ue per il periodo 2014-2020, Horizon 2020, si concentrerà soprattutto sul finanziamento dell’intera catena dell’innovazione, dalla scoperta scientifica allo sviluppo “vicino al mercato”. Lo stesso vale per i finanziamenti regionali, che in futuro saranno incentrati maggiormente sulla ricerca e l’innovazione, ad esempio sulla costruzione di infrastrutture di ricerca.

Máire Geoghegan-Quinn, commissaria europea per la Ricerca, l’innovazione e la scienza, ha ricordato che "sette europei su dieci vivono in zone urbane che generano i due terzi del PIL dell’Ue. Vogliamo esortare le città a innalzare la posta quando si tratta di innovazione e a creare una rete di città in grado di condividere le migliori idee per il futuro".

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