Decreto per lo Sviluppo: 20 misure per un fisco più semplice

 

Palzzo Chigi - foto di LPLTSemplificazione fiscale è questa la parola chiave del decreto legge per lo sviluppo oggi sul tavolo del Consiglio dei Ministri. In vista del provvedimento del prossimo giugno, che finanzierà interventi per circa 7 miliardi di euro, i Ministri definiranno nel corso della giornata le principali misure per il rilancio dell'economia italiana.

Il decreto prevede 20 misure di semplificazione che introducono novità per le imprese, per le famiglie, per il mondo della ricerca e della scuola.

Alle imprese che finanzieranno progetti di ricerca tra il 2011-2012 presso università, enti pubblici ed altri soggetti sarà riconosciuto un credito d'imposta pari al 90%. Inoltre, per incentivare le assunzioni nel Meridione, le aziende che assumeranno lavoratori a tempo indeterminato nei 12 mesi successivi all'entrata in vigore del decreto, avranno un credito d'imposta pari al 50% dei costi salariali sostenuti nei dodici mesi successivi all'assunzione di lavoratori svantaggiati.

I distretti turistico-alberghieri, invece, potranno usufruire di sgravi fiscali e del diritto di superficie di 90 anni per coste e litorali.

Per i precari della scuola è previsto un piano triennale di assunzioni che coinvolgerà circa 65mila persone, tra docenti e Ata. In linea con la riforma degli atenei, il decreto promuove l'istituzione di una fondazione per il merito incaricata di governare l'omonimo fondo.

Le famiglie non avranno più l'obbligo di comunicare al sostituto d'imposta l'aggiornamento dei carichi familiari se non vi sono state variazioni. Inoltre, per i nuclei familiari con Isee non superiore a 30mila euro sarà possibile rinegoziare i mutui casa fino a 150mila euro.

Sarà innalzata da 500mila euro a un milione di euro la soglia per gli appalti pubblici senza bando di gara, mentre il regime di contabilità semplificata sarà esteso a 400mila euro di ricavi per le imprese di servizi e a 700mila euro per gli altri settori produttivi.

Le imprese straniere che decideranno di stabilirsi in Italia potranno scegliere di essere tassate secondo il regime fiscale europeo più conveniente e in modo permanente.

Novità anche per i liberi professionisti in merito a:

  • i pagamenti con carte di credito, di debito o prepagate emesse da operatori finanziari, che saranno esclusi dallo spesometro,
  • l'obbligo di compilazione per chi paga con moneta elettronica presso i distributori di carburanti, che sarà eliminato.

Il decreto, infine, cancella il limite di età (15 anni) per ottenere la carta di identità che diventa elettronica, con validità di 3 anni per i minori e di 10 anni per i maggiorenni.

Il provvedimento garantirà tagli per 10-12 miliardi alla burocrazia, ha affermato il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, riducendo parallelamento "gli eccessi burocratici di tipo ambientale, scartoffie che le imprese devono riempire anche se sono di piccole dimensioni, premiando chi è più efficiente nella sicurezza di lavoro, le aziende dove non avvengono incidenti avranno minore burocrazia, andando a colpire quello più insicure ma anche agendo sugli eccessi della privacy o sugli appalti per la partecipazione a gare di appalto mantenendo la trasparenza".

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