Bonus mamme 2024: che cos’è e come funziona la decontribuzione lavoratrici madri

Photo credit: - Source: Pexels - Photographer: Ketut Subiyanto, 2020Tutto pronto per il bonus mamme, l'esonero contributivo fino a 3mila euro annui in favore delle lavoratrici madri con almeno due figli e titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Ecco le prime istruzioni sulla misura e la guida della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro.

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Parte con un mese di ritardo il bonus mamme 2024, l'esenzione che rientra nel più generale quadro degli incentivi a sostegno della famiglia e dei genitori lavoratori stabilito dall'ultima legge di Bilancio (legge n. 213-2023).

Dopo le istruzioni operative delineate con la circolare INPS del 31 gennaio, la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha elaborato il modello fac simile utile per la compilazione dei dati per la domanda di decontribuzione per le lavoratrici madri

Che cos’è il bonus mamme 2024

Nato con l'obiettivo di sostenere la natalità e l'occupazione femminile, il bonus mamme consiste in un esonero del 100% dei contributi IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti) a carico delle lavoratrici nel limite annuo di 3 mila euro - riparametrato a mese con valore massimo pari a 250 euro - e senza decurtazione dell’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Nonostante la generalità del nome, il bonus non è infatti destinato a tutte le mamme: l'esenzione della quota dei contributi previdenziali spetta a determinate categorie di lavoratrici, rispondenti a specifici requisiti, quali numero ed età dei figli a carico e tipologia del contratto di lavoro.

In particolare, a beneficiare dell’aumento dello stipendio netto in busta paga sono le madri lavoratrici di tre o più figli e con un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminatoNon ci sono limiti di ISEE o di reddito e la validità dell’esonero termina al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo (nello specifico 17 anni e 364 giorni) nell’arco compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2026. 

A partire da quest’anno, l’esonero contributivo è partito in via sperimentale con l'estensione dell’incentivo anche alle lavoratrici madri di due figli. In questo caso il termina della sua validità coincide con il mese di compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo (nello specifico 9 anni e 364 giorni). 

L’esenzione contributiva è applicabile anche per le madri lavoratrici con bambini in adozione o in affidamento, e, come specifica la circolare dell’INPS n. 27/2024, resta valida “in caso di premorienza di uno o più figli o dell’eventuale fuoriuscita di uno dei figli dal nucleo familiare o, ancora, nelle ipotesi di non convivenza di uno dei figli o di affidamento esclusivo al padre.”

Rapporti di lavoro e settori ammissibili

L’agevolazione contributiva è riconosciuta alle madri lavoratrici dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato già instaurato o in corso di instaurazione nel periodo di vigenza dell’esonero. La decontribuzione vale per il settore pubblico e privato, compreso il settore agricolo, con la sola esclusione dei rapporti di lavoro domestico

I rapporti di lavoro ammissibili allo sgravio includono anche i contratti part-time, sempre a tempo indeterminato, l’apprendistato, considerato equiparabile al contratto a tempo indeterminato con carattere formativo; ancora, i rapporti di lavoro instaurati in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro e i contratti stipulati a scopo di somministrazione.

Come richiedere il bonus mamme

Le lavoratrici che, in base ai requisiti previsti dalla norma, hanno diritto al bonus devoni comunicare al proprio datore di lavoro la volontà di fruire del beneficio. Nel dettaglio, per ottenere il bonus è necessario comprovare la propria situazione famigliare, specificando le informazioni relative ai codici fiscali dei figli a carico. La richiesta applicativa può essere effettuata direttamente al datore di lavoro o tramite un applicativo che sarà a breve messo a disponibile dall'INPS.

Chiarimenti INPS e modello fac simile per la domanda

Le prime istruzioni operative per l’applicazione dell’esonero contributivo in busta paga riservato alle mamme lavoratrici con figli a carico sono state fornite dall'INPS con la circolare n. 27 del 31 gennaio 2024

In attesa dell’attivazione della funzionalità dedicata sul portale dell'Istituto, la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro ha condiviso un modello fac simile per agevolare la procedura di compilazione dei dati ai fini della domanda applicativa del bonus mamme.

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