Italia-Armenia - intesa SACE-EIAA per business e investimenti

 

Siglato un accordo tra SACE e EIAA per dare impulso allo sviluppo di nuovi progetti integrati su scambi e investimenti.

Armenia - Photo credit: young shanahan via Foter.com / CC BY

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La società del gruppo CDP specializzata nell'export credit SACE e la sua omologa armena EIAA (Export Insurance Agency of Armenia) hanno annunciato la firma di un accordo di collaborazione volto a promuovere nuove opportunità di business tra Italia e Armenia.

Obiettivo condiviso delle due realtà operanti nel credito all'esportazione è lo sviluppo del commercio e degli investimenti tra i due Paesi, attraverso una serie di interventi:

  • individuazione di progetti di comune interesse,
  • scambio di informazioni,
  • condivisione di best practice,
  • servizi di advisory e assistenza tecnica alle PMI per lo sviluppo di progetti in settori strategici.

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Armenia – la struttura economica

L’Armenia, spiega SACE, rappresenta oggi una delle economie più dinamiche dell’area caucasica con un tasso di crescita del PIL che supera il 4% e un business climate in costante miglioramento, grazie alle misure di consolidamento economico messe in campo dal governo.

In base ai dati diffusi dalla Sportello informativo delle Camere di commercio italiane per l'internazionalizzazione delle imprese, la crescita economica dell'Armenia è stata guidata, almeno fino al 1994, principalmente dall’agricoltura e dai servizi, e anche oggi il settore agricolo continua a rappresentare la seconda percentuale in termini di formazione del PIL (19,2%) e di occupazione della popolazione (40%).

Il settore industriale, che era il più importante per l’economia armena nel periodo sovietico, ha vissuto di recente una fase di declino. La quota di partecipazione alla formazione del PIL dell’industria (escluse le costruzioni) è passata dal 44,5% del 1990 al 15,9% del 2014, a causa dei problemi connessi alla transizione verso un’economia di mercato.

Altro settore trainante per l’economia del Paese degli ultimi anni è stato quello dell’edilizia, che, tuttavia, ha vissuto anch'esso un declino a causa di una crescita troppo rapida e insostenibile dovuta soprattutto agli ingenti finanziamenti che negli anni 2001 e il 2003 hanno contribuito alla costruzione di complessi residenziali e 270 km di strade.

La Banca Mondiale gestisce in Armenia 14 operazioni, per un totale di 686,6 milioni di dollari, di cui 401,6 milioni sotto forma di finanziamenti da parte della Banca Internazionale di Ricostruzione e di Sviluppo (International Bank for Reconstruction and Development – IBRD), che emette prestiti a favore dei governi dei Paesi a medio reddito e a basso reddito con “merito di credito”.

Gli interventi finanziati dal gruppo BM riguardano principalmente:

  • le infrastrutture: trasporto, elettricità, rete stradale e irrigazione,
  • l'assistenza sociale: sanità, educazione, protezione sociale
  • il settore pubblico: riforma della giustizia, modernizzazione dell'apparato statale e del sistema fiscale,
  • le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT),
  • l'agricoltura.

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Interscambio Italia-Armenia

L’Italia, spiega SACE, è attualmente il secondo esportatore europeo in Armenia dopo la Germania, con 108 milioni di euro di beni venduti nel 2015, soprattutto nel settore tessile e della meccanica strumentale. I settori più promettenti per progetti di cooperazione futuri sono, secondo la società del gruppo CDP:

  • il petrolchimico,
  • l'infrastrutturale (autostradale e ferroviario),
  • il tessile e l'abbigliamento,
  • l'agroalimentare,
  • il farmaceutico.

Nel triennio 2012-2014, si evince ancora dai dati forniti dallo Sportello informativo delle Camere di commercio italiane, l'interscambio tra i due Paesi ha visto sempre un saldo positivo per l’Italia. Il risultato migliore è stato ottenuto nel 2014, con un saldo di quasi 100 milioni di euro.

I prodotti principali dell’export italiano verso l’Armenia nel 2014 sono stati:

  • tessuti (9,4 milioni di euro),
  • articoli vari e accessori per l'abbigliamento (8,2 milioni di euro),
  • calzature (5,2 milioni di euro).

Photo credit: young shanahan via Foter.com / CC BY

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