Emirati Arabi - come migliorare il settore appalti e costruzioni

 

Appalti UAE: Photocredit: Xema G da PixabayIl Think Tank UAE Construction, che riunisce alcuni dei più importanti nomi del mondo delle costruzioni emiratine, ha pubblicato un nuovo white paper che elenca le 15 azioni necessarie per rendere più competitivo il settore costruzioni degli Emirati Arabi e tutelare maggiormente le imprese.

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Sono 15 le raccomandazioni che il Think Tank UAE Construction - che vede al suo interno alcuni dei principali player presenti nei diversi anelli della catena di approvvigionamento del settore costruzioni - indica per migliorare il mondo degli appalti negli UAE.

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Secondo Mohammad Khader Al Shouli (AD e responsabile della finanza contrattuale presso la Mashreq Bank) che ha partecipato i lavori del Think Tank, le attuali leggi in materia di appalti sono troppo a favore dei clienti.

I rapporti tra cliente e ditta, infatti, sono eccessivamente sbilanciati verso i primi e in questo modo non si ha un processo collaborativo, quanto piuttosto “un tipo di relazione padrone-servitore o schiavo”, ha affermato Al Shouli. ”Nei bei tempi, quando ci sono soldi o lavoro, le persone ne sono contente. Tutti i problemi in quel tipo di relazione appaiono, invece, quando c'è sfiducia. I proprietari hanno un potere assoluto che a volte è ingiustificato", ha aggiunto l’AD di Mashreq Bank.

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Le 15 raccomandazioni del Think Tank

Per riequilibrare i rapporti tra i due firmatari di un contratto, il white paper contiene 15 punti su cui sarebbe necessario che il governo intervenisse.

Nello specifico secondo il Think Tank sarebbe opportuno:

  1. Introdurre e promuovere contratti standard per garantire che il rischio sia equamente condiviso tra clienti, consulenti e appaltatori
  2. Far rispettare una legge sui contratti in materia di costruzioni, codificando i termini di pagamento, di aggiudicazione e di certificazione. Allo stato attuale, i clienti sono liberi di porre condizioni, a causa della natura altamente frammentata e su misura del settore
  3. Porre restrizioni agli appaltatori con meno esperienza o risultati negativi, giudicandoli in base alla competenza tecnica per garantire che le offerte presentate si concentrino sulle migliori pratiche e sui maggiori costi per tutta la vita del progetto. L'attuale modello basato sul prezzo più basso premia un approccio di breve periodo in termini di qualità, sicurezza e innovazione
  4. Introdurre un sistema di accreditamento degli appaltatori per valutarli in termini di solidità finanziaria e capacità tecniche e pratiche
  5. Concedere visti permanenti e semipermanenti ai professionisti sulla base dell'esperienza e dei traguardi professionali raggiunti e non solo in base al titolo accademico
  6. Fornire una pipeline trasparente dei progetti futuri per permettere agli appaltatori di contrastare la natura transitoria dei contratti di costruzione e pianificare meglio il proprio personale
  7. Coordinare la tempistica dei progetti governativi e delle entità governative (GRE) per garantire spese anticicliche
  8. Istituire organismi di sviluppo professionale per tecnici e un comitato di accreditamento unificato per i professionisti dell'ambiente. Lavorare a stretto contatto con rinomati organismi internazionali come l'Institution of Civil Engineers (ICE) del Regno Unito e altri
  9. Condurre programmi di reclutamento di laureati in collaborazione con gli attori del settore per superare le perditi di giovani talenti maggiormanete attratti da professioni più redditizie
  10. Introdurre schemi di incentivazione per premiare le aziende che implementano nuove tecnologie nei loro progetti. Ciò, in definitiva, accrescerebbe l'immagine del Paese e sosterrebbe lo sviluppo delle filiere locali
  11. Stabilire regolamenti riguardanti le tecnologie emergenti come la robotica e l'intelligenza artificiale. Solo così le aziende potranno testarle apertamente sui siti
  12. Specificare standard e requisiti comuni per la tecnologia e i dati per armonizzare i processi tra tutti i settori e tutte le autorità
  13. Istituire un sistema di brevetti per metodi innovativi impiegati da un contraente in un progetto. La produzione fuori sede può aiutare un appaltatore a mantenere il pieno controllo sulla progettazione della sua soluzione
  14. Istituire un comitato per lo sviluppo dell'industria delle costruzioni per incoraggiare il dialogo continuo tra industria e autorità. Questo consiglio potrebbe aiutare a stabilire standard e regolamenti, affrontando al contempo controversie e altre questioni legali. Potrebbe anche monitorare i progetti che generano un numero maggiore di controversie ed indagarne i motivi. Creare organismi di accreditamento pertinenti per aiutare i lavoratori nella formazione necessaria per garantirsi posizioni nel mercato del lavoro. Impegnarsi con organizzazioni internazionali come l'Institution of Civil Engineers (ICE) del Regno Unito per individuare le  pratiche migliori in materia di accreditamento
  15. Stabilire un'associazione più attiva che interagisca con i clienti del governo e dei progetti, che aiuti a regolare l'industria e a mantenere gli standard. Consentire alle autorità statutarie competenti di monitorare meglio le parti interessate.

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I tempi della giustizia

Un punto particolarmente delicato del settore è quello legato alle tempistiche, considerate troppo lunghe per risolvere eventuali controversie tra cliente e contractor.

Per questo Al Shouli ha affermato che gli Emirati Arabi Uniti potrebbero anche beneficiare dell'istituzione di un tribunale professionale per la gestione delle controversie contrattuali, portando come esempio il tribunale specializzato in tecnologia e costruzioni del Regno Unito, che risolve la maggior parte dei casi entro 46 giorni.

"Abbiamo visto molti contratti...ci sono voluti dai sei ai nove anni per districarli", ha affermato Al Shouli, aggiungendo che in tali condizioni "alcune aziende non possono durare, semplicemente scompaiono nel processo".

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> Consulta il white paper

Photocredit: Xema G da Pixabay

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