Skills Agenda for Europe – imprenditorialita’, una competenza da sviluppare

 

L’imprenditorialità è una competenza trasversale che richiede un quadro di riferimento comune in tutta l’Ue

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Nell’ambito dell’Agenda Ue per le competenze la Commissione Ue ha pubblicato, in collaborazione con il Centro comune di ricerca (JRC), un quadro di riferimento sull’imprenditorialità come competenza, “EntreComp: the Entrepreneurship Competence Framework”.

Obiettivo del documento è fornirne una definizione condivisa come punto di partenza per sviluppare iniziative volte a promuovere le capacità imprenditoriali dei cittadini europei.

Imprenditorialità, perché una definizione comune?

Sebbene lo sviluppo delle competenze imprenditoriali rappresenti un obiettivo sia per le politiche nazionali che europee, ad oggi non esiste una definizione condivisa sull’imprenditorialità come competenza. Un terzo degli Stati membri, infatti, ricorre a definizioni nazionali, mentre la metà fa riferimento alla raccomandazione 2006/962/CE relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente.

La mancanza di una definizione comune ostacola di conseguenza lo sviluppo dell’apprendimento delle competenze imprenditoriali in Europa.

In questo contesto il Centro comune di ricerca (JRC), insieme alla DG Occupazione della Commissione Ue, ha avviato a gennaio 2015 un’indagine, “EntreComp: the Entrepreneurship Competence Framework”, per individuare le caratteristiche, condivise a livello Ue, che definiscono l’imprenditorialità come competenza.

EntreComp, competenze imprenditoriali in Ue

L’imprenditorialità, emerge dallo studio, è una competenza trasversale, che interessa diverse sfera della vita:

  • sviluppo personale,
  • partecipazione attiva nella società,
  • ingresso nel mercato del lavoro come dipendente o come lavoratore autonomo,
  • avvio di nuove iniziative in diversi ambiti (culturale, sociale e commerciale).

Questa definizione si concentra sulla ‘creazione di valore’ da parte di singole persone e organizzazioni nel settore privato, pubblico e terziario, o in una combinazione fra i tre settori. Si tratta quindi di una definizione che può essere applicata a diversi tipi di imprenditoria, da quella sociale a quella digitale.

Le competenze alla base dell’imprenditorialità individuate nello studio sono 15, raggruppate in tre aree:

  1. Ideas and opportunities (Spotting opportunities; Creativity; Vision; Valuing ideas; Ethical and sustainable thinking),
  2. Resources (Selfawareness and selfefficacy; Motivation and perseverance; Mobilizing resources; Financial and economic literacy; Mobilizing others),
  3. Into action (Taking the iniziative; Planning and management; Coping with uncertainty, ambiguity and risk; Working with others; Learning through experience).

Tali competenze possono essere utilizzate come riferimento per lo sviluppo di percorsi formativi, sia in contesti formali che informali, adeguandoli alle esigenze di ogni settore.

Per lo sviluppo dell’imprenditorialità l’indagine consiglia l’adozione di un approccio progressivo, articolato in 4 livelli:

  • Foundation,
  • Intermediate,
  • Advanced,
  • Expert.

L’obiettivo è favorire inizialmente l’autonomia e la responsabilità del soggetto, per poi passare allo sviluppo di nuove idee e alla loro attuazione, rompendo i tradizionali confini tra istruzione, lavoro e partecipazione civica.

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Photo credit: University of Michigan's Ford School via Foter.com / CC BY-ND 

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