Agenda digitale: Commissione Ue, Italia in ritardo su banda larga

 

ICT - Author: fd / photo on flickr Una relazione della Commissione europea sul settore delle telecomunicazioni e sull'attuazione dell'Agenda digitale nel biennio 2012/2013 rivela il ritardo dell'Italia nella diffusione della banda larga ad alta velocità.

In generale la relazione registra, a fronte di un calo delle entrate nel settore telecomunicazioni, un aumento del traffico dati e dell'interesse verso i servizi VoIP in alternativa a quelli di telefonia tradizionali.

Quanto all'Agenda digitale, quasi tutti gli Stati membri hanno raggiunto gli obiettivi Ue per l’autorizzazione di bande di frequenza specifiche, ma a causa del ritardo nell’assegnazione della banda a 800 MHz la diffusione delle reti mobili 4G nell'Unione procede ancora a rilento.

Quasi tutti gli Stati membri hanno definito piani nazionali per la banda larga. Nel gruppo rientra anche l'Italia che, però, si posiziona ancora al di sotto della media Ue in termini di penetrazione della banda larga ad alta velocità, di qualità delle linee esistenti e di alfabetizzazione digitale della popolazione.

Negli ultimi anni, ricorda la Commissione, l'Italia ha messo in campo una strategia nazionale per la diffusione della banda larga di base (superiore ai 2 Mbps) nelle zone rurali e isolate, finanziata con 1,1 miliardi di euro provenienti in parte da risorse nazionali e in parte dai fondi strutturali europei. A gennaio 2013, il numero dei progetti portati a termine si attesta al 46%, mentre gli altri investimenti programmati dovrebbero essere completati nell'arco dei prossimi 18 mesi.

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2014 Complete Implementation Report

In collaborazione con TechEconomy

Photo credit: fd / Foter / Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.0 Generic (CC BY-NC 2.0)

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