Energia onshore, un progetto innovativo nel porto di Rotterdam

 

Porto di Rotterdam - foto di Danis CornelissenGeneral Electric ha lanciato un progetto in grado di ridurre le emissioni di CO2 nei porti ed i costi generati dai trasporti su acqua. L'innovativa tecnologia è stata testata per la prima volta in uno dei maggiori scali navali al mondo, il porto di Rotterdam.

La società, che opera in oltre 100 Paesi nel settore delle infrastrutture e in quello finanziario, ha recentemente ultimato un piano di alimentazione elettrica onshore (sulle banchine del porto) che mediante "cabine elettriche portuali" riesce a rifornire di energia sicura le imbarcazioni del porto di Rotterdam.

Tramite questo approvvigionamento energetico le emissioni di CO2 verrebbero ridotte, e con esse anche la concentrazione di ossidi di azoto e particolato, con notevoli progressi nella diminuzione dell’inquinamento atmosferico.

Le centraline "intelligenti" della GE alimentano elettricamente le navi dalle banchine durante la loro permanenza nel porto, regolando i consumi. Infatti, le cabine elettriche consentono alle imbarcazioni di spegnere il motore durante la sosta, con ovvi risparmi in termini di costi e una riduzione dell'inquinamento acustico.

Le cabine, inoltre, sono provviste di contatori accessibili da remoto, in modo che gli utenti possano monitorare i propri costi energetici in tempo reale.

Todd Johnstone, direttore generale della divisione Energy Industrial Solutions di GE per Europa, Medio Oriente e Africa, ha dichiarato che "l’approvvigionamento energetico onshore è un’alternativa più ecologica e più efficiente rispetto all’utilizzo di motori o generatori diesel".

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