Agenda Digitale: tavola rotonda sugli investimenti per la banda larga

 

Neelie Kroes - Credit © European Union, 2011Nella giornata di ieri si è tenuta a Bruxelles la seconda Tavola rotonda incentrata sull’Agenda Digitale dell’Unione europea. Durante l'incontro, il Vice presidente, Neelie Kroes, rivolgendosi agli Amministratori Delegati delle società presenti, ha sottolineato l'importanza dei contributi raccolti ai fini delle future azioni della Commissione per la diffusione della banda larga in Europa.

L'Agenda Digitale europea fissa i seguenti obiettivi specifici:

  • copertura a banda larga di base per tutti i cittadini e le imprese entro il 2013;
  • copertura internet a 30 Mbps o superiore per tutti i cittadini europei entro il 2020, con la sottoscrizione di connessioni a 100 Mbps o più per metà delle famiglie europee.

In tale contesto, la Tavola rotonda è stata incentrata principalmente su tre Topic, per cui sono stati predisposti appositi gruppi di lavoro:

  • la sostenibilità dell'ecosistema di internet;
  • l’accesso libero, l'interoperabilità e la connettività;
  • il quadro di investimento e finanziamento del NGA (Next-Generation Access).

Kroes, dopo aver ringraziato gli AD per la partecipazione attiva dimostrata, ha segnalato una serie di contributi costruttivi emersi nel corso della riunione.
Tra i più significativi, la necessità per l'Europa di poter contare su imprese che abbiano intenzione di investire e che, allo stesso tempo, ne siano in grado, il raggiungimento di un livello sufficiente di specializzazione (tendenza del mercato che l'Europa dovrebbe incoraggiare nel rispetto delle regole di concorrenza), l'integrazione dei mercati ricercata dalle società paneuropee.

Inoltre, secondo i pareri dei partecipanti, un ostacolo significativo per le reti NGA consiste nel fatto che la domanda di servizi e applicazioni ad altissima velocità è incerta, almeno nel breve termine, giungendo alla conclusione che sia necessario prevedere un unico quadro normativo europeo in materia, sviluppando standard fruibili apertamente ed interoperabili.

"Mentre è comprensibile che i soggetti interessati cerchino di massimizzare i propri vantaggi", ha affermato il Vice presidente, "bisogna anche riconoscere che abbiamo interessi comuni. Tutti vogliamo che l'Europa adotti la banda larga. Le mie azioni future terranno pienamente in conto le opinioni di tutti i dirigenti coinvolti nella tavola rotonda e di tutte le altre parti interessate".

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