Consultazione sugli aiuti di Stato per ricerca, innovazione e sviluppo

 

Aiuti di Stato ricercaAperta fino a giugno la consultazione pubblica lanciata da Bruxelles per rivedere le regole sugli aiuti di Stato a favore delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione.

UE estende Quadro temporaneo aiuti di Stato fino a dicembre 2021 

Scopo della consultazione pubblica è allineare la disciplina degli aiuti di Stato a favore delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione (comunicazione 2014/C 198/01 della Commissione UE) alle priorità strategiche della Commissione europea per la duplice transizione, verde e digitale, dell’UE.

Ricerca e innovazione: verso una revisione delle regole sugli aiuti di Stato

La consultazione pubblica si concentra sulla revisione di alcune aree tematiche riguardanti il quadro normativo degli aiuti di Stato per le attività di ricerca, sviluppo e innovazione, con l'obiettivo di:

  • migliorare e aggiornare le definizioni esistenti di attività di ricerca e innovazione ammissibili al sostegno, in particolare per chiarirne l'applicabilità rispetto alle tecnologie digitali e alle attività legate alla digitalizzazione. L'obiettivo è fornire certezza giuridica agli Stati membri e alle parti interessate, facilitando gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione che consentiranno la trasformazione digitale delle aziende nell'UE;
  • introdurre nuove disposizioni per consentire il sostegno pubblico alle infrastrutture tecnologiche (es: strutture, attrezzature, laboratori, ecc) al fine di incentivare gli investimenti per attività di ricerca, sviluppo e innovazione. Lo scopo è consentire ulteriormente il rapido sviluppo di tecnologie innovative, soprattutto da parte delle PMI, e agevolare la transizione verde e digitale in Europa;
  • semplificare alcune regole (es: metodologia semplificata per il calcolo dei costi indiretti) al fine di facilitare l'applicazione pratica della disciplina sugli aiuti di Stato.

Possono partecipare alla consultazione sia i privati cittadini, che le ONG, le imprese, le associazioni e le autorità pubbliche.

I contributi e le osservazioni inerenti le proposte di revisione devono essere inviati online alla Commissione UE entro il 3 giugno 2021.

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