Infomobilita': anche in Europa si apre l'era delle auto parlanti

 
Immagine di RomanmDurante la conferenza Cooperative Mobility Showcase 2010 in corso ad Amsterdam, sono stati presentati i progetti di ricerca europei COOPERS, CVIS e SAFESPOT, finalizzati a sviluppare sistemi di mobilità cooperativa, basati sulla comunicazione tra auto e infrastrutture stradali (V2I) e delle auto tra loro (V2V) per rendere il traffico su strada più sicuro e intelligente. Grazie alla ricerca cofinanziata dalla Commissione europea, con 52 milioni di euro a partire dal 2006, per la prima volta in Europa dallo scorso 24 marzo le auto parlanti viaggiano sulle strade ordinarie intorno all'aeroporto di Amsterdam.
I tre progetti hanno sviluppato elementi fondamentali per la mobilità cooperativa, quali le reti di comunicazione tra macchine e infrastrutture o le tecniche più aggiornate per localizzare i veicoli in movimento.
 
Il progetto COOPERS - Sistemi cooperativi per la sicurezza stradale intelligente - è un’attività europea di ricerca e sviluppo nell'ambito del 6 ° Programma Quadro della Commissione Europea - Società dell'informazione e dei media e si concentra sullo sviluppo di applicazioni telematiche innovative per le infrastrutture stradali con l'obiettivo a lungo termine di una "gestione del traffico cooperativa" tra veicolo e infrastruttura.
 
Gli obiettivi del progetto CVIS sono:
  • creare una soluzione tecnica unificata che consenta a tutti i veicoli e agli elementi infrastrutturali di comunicare tra loro in modo continuo e trasparente;
  • definire un'architettura aperta per un certo numero di applicazioni del sistema cooperativo;
  • sviluppare componenti chiave comuni a sostegno di modelli di cooperazione nei servizi della vita reale per i conducenti , l'industria e altri attori chiave; 
  • affrontare questioni come l'accettazione da parte degli utenti, la privacy e la sicurezza, l'apertura e l'interoperabilità del sistema.

Anche il progetto SAFESPOT sta lavorando alla realizzazione di sistemi di cooperazione per la sicurezza stradale con l'obiettivo di evitare incidenti stradali, sviluppando un "assistente margine di sicurezza" per individuare in anticipo situazioni potenzialmente pericolose ed estendendo , nello spazio e nel tempo, la consapevolezza da parte degli autisti dell' ambiente circostante.

La prova su strada organizzata nell'ambito del convegno mira a dimostrare che le tecnologie V2V e V2I hanno il potenziale per rendere i viaggi in macchina più sicuri e più efficienti a livello energetico.
 
La mobilità cooperativa infatti consente di aumentare la percezione dei guidatori al di là di quello che possono vedere e sentire, grazie alle informazioni fornite dalle altre auto e dalle attrezzature in prossimità della strada: una macchina incidentata nascosta dietro una curva della strada mette in guardia i conducenti provenienti in senso opposto che vi è stato un incidente; il limite di velocità fissato per un certo tratto stradale viene visualizzato sul cruscotto della vettura, anche se il conducente non può vedere il segnale di traffico.
 
Le European Standard Organizations  stanno lavorando alla predisposizione di un insieme di norme per le nuove tecnolgie V2V e V2I; i risultati sono attesi per la fine del 2013.
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