Sviluppo sostenibile – le priorita' europee

 

Bruxelles presenta tre comunicazioni sul futuro dello sviluppo sostenibile, in vista dell'Agenda 2030.

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Priorità, consenso e una nuova partnership con il Gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP). Sono le tre direttrici su cui si muove l'azione della Commissione europea per lo sviluppo sostenibile.

Priorità e prossimi passi

Realizzare un'Europa sostenibile attraverso 10 priorità politiche pensate per contribuire all'implementazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, documento che offre una nuova visione globale e ambiziosa di integrazione delle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile, pone nuove sfide di governance e genera una grande forza innovatrice nel permeare i processi decisionali e politici a tutti i livelli attraverso i principi di universalità e integrazione.

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Priorità che ricalcano quelle indicate dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker al momento dell'insediamento, nel luglio 2014:

  • Rilancio dell’occupazione, della crescita e degli investimenti,
  • Un mercato unico del digitale connesso,
  • Un’Unione dell’energia resiliente con politiche lungimiranti in materia di cambiamenti climatici,
  • Un mercato interno più profondo e più equo con una base industriale più solida,
  • Un’Unione economica e monetaria più profonda e più equa,
  • Un accordo di libero scambio realistico ed equilibrato con gli USA,
  • Uno spazio di giustizia e di diritti fondamentali basato sulla reciproca fiducia,
  • Una nuova politica della migrazione,
  • Un ruolo più incisivo a livello mondiale,
  • Un’Unione di cambiamento democratico.

Nello specifico, la risposta europea all'Agenda 2030 indicata nella prima comunicazione include due canali di lavoro: da un lato, si tratta di integrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile nel quadro della politica Ue e delle priorità della Commissione; dall'altro, occorre sviluppare ulteriormente una visione a lungo termine e mettere a fuoco delle politiche settoriali dopo il 2020.

Obiettivi che la Commissione intende centrare utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione, dalla better regulation a nuove policy. Inoltre, per creare uno spazio dinamico di confronto, in grado di riunire diversi stakeholder dei settori pubblico e privato, Bruxelles lancerà una piattaforma dedicata.

Consenso europeo sullo sviluppo

La seconda comunicazione si propone di realizzare una visione condivisa per lo sviluppo sostenibile, in linea con l'Agenda delle Nazioni Unite.

In un mondo più complesso e interconnesso che mai, tali sono anche le sfide da affrontare, nota la Commissione: al fine di eliminare la povertà e raggiungere uno sviluppo sostenibile, la Commissione propone dunque un approccio più ampio e universale, che coinvolga Ue e Stati membri.

L'intento è aumentare la credibilità, l'efficacia e l'impatto delle politiche europee per lo sviluppo, sulla base di analisi e strategie condivise, programmi e azioni congiunte.

Nuova partnership con il Gruppo dei Paesi ACP

La terza comunicazione riguarda la partnership rinnovata con il Gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP), che dovrebbe contribuire a costruire Stati e società pacifici, stabili e ben governati.

L'obiettivo è raggiungere un accordo quadro con i Paesi ACP che dovrebbe muoversi di pari passo con partnership regionali pensate su misura per i Paesi africani, caraibici e del Pacifico.

Photo credit: amystanley

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