Cina: vino Ue, minaccia per il mercato interno

Botti - foto di TomascastelazoIl vino importato dall’Ue danneggia il mercato cinese. E’ questo il timore espresso dai produttori di vino cinesi al Ministero del commercio, cui è stata richiesta l’apertura di un’indagine per verificare se le importazioni europee e i sussidi concessi dall'Ue stiano danneggiando il mercato interno cinese. La richiesta è stata avanzata dall'associazione cinese per l'industria delle bevande alcoliche, come riferito dall'agenzia di stampa cinese Xinhua.

I viticoltori cinesi si sentono minacciati dalla crescente quantità di vino importato dall’Europa; dal 2008 al 2011 - come rilevato dall'associazione cinese per l'industria delle bevande alcoliche - le importazioni di vino sono aumentate da 35,944 a 169,114 chilolitri, con un tasso di crescita tre volte superiore (da 4,94% a 14,76%).

Inoltre, negli ultimi quattro anni, il consumo di vino in Cina è aumentato del 28,26%, trasformando il paese in una meta più che appetibile per i produttori di vino europei. L’Ue, infatti, garantisce il 69% circa della produzione mondiale di vino.

''Quasi tutti i produttori cinesi hanno sentito l'impatto dell'Ue'', ha spiegato Wang Zuming, membro dell'associazione. Il timore è che la situazione possa peggiorare, mettendo a rischio la produzione vinicola locale. Basti pensare che attualmente in Cina i vini importati rappresentano quasi un terzo del mercato, mentre nel 2006 rappresentavano appena il 10%.

“L'Ue ha fornito vari sussidi all'industria del vino mettendo i produttori cinesi in posizione di svantaggio", ha aggiunto Zuming.

Ora spetterà al governo cinese fare chiarezza sul caso.

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