Lombardia: premiata la gestione associata dei servizi nei Comuni

Montalto Pavese - foto di Alessandro Vecchi La Regione Lombardia ha voluto premiare le ammnistrazioni locali che hanno deciso di 'unire le forze' per rispondere al meglio alle esigenze dei propri cittadini. Sono stati 371 piccoli Comuni, 56 Unioni di Comuni e 14 Comunità montane che, per la gestione associata dei servizi, hanno ricevuto, infatti, un finanziamento di 3,6 milioni di euro dall'assessorato alla semplificazione e digitalizzazione.

Lo stanziamento si aggunge ai 4,4 milioni di euro concessi lo scorso aprile alle gestioni associate dei servizi nei Comuni in condizioni di disagio socio-economico. Dal 2006, il finanziamento regionale raggiunge, così, i 50 milioni di euro.

Per poter usufruire dei contributi, i Comuni devono associare la gestione di almeno tre servizi su un 'paniere' di 24, proposto dalla Regione, come anagrafe, riscossione tributi, polizia locale, assistenza alla persona, biblioteche, impianti sportivi, fino a parchi, asili e protezione civile.

"L'obiettivo del provvedimento - ha commentato l'assessore Carlo Maccari - è come sempre quello di sostenere i Comuni virtuosi che 'fanno sistema', per incrementare il numero e la qualità dei servizi messi a disposizione dei cittadini; rispetto al Programma finanziato lo scorso anno, infatti, si è registrato un incremento di 40 Comuni e di 64 servizi pubblici in gestione associata, che, a questa tornata, sono ben 896".

Insieme all'Istituto regionale di ricerca Eupolis, la Regione ha avviato un'indagine sull'obbligatorietà delle gestioni associate per i piccoli Comuni, con l'intento di proporre modelli e strumenti operativi per la diffusione delle gestioni associate.

Maccari ha aggiunto che la Regione sta valutando "la possibilità di attuare ulteriori strumenti di sostegno finanziario, come ad esempio un voucher tecnologico per l'integrazione dei sistemi informatici delle Unioni e delle Comunità montane, che preveda incentivi economici per chi adotta piattaforme comuni e programmi compatibili, in grado di far parlare agli Enti la stessa lingua".

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