Opportunita' per il Mezzogiorno: un convegno sulla cooperazione territoriale

Logo FormezCari europei: l’unione fa la forza anche nella programmazione e nella gestione dei fondi comunitari. Il prossimo 19 giugno gli addetti ai lavori – ma non solo - si riuniranno a Roma per fare il punto sulla cooperazione territoriale europea, che si sta affermando come vero e proprio atout  per il Mezzogiorno. E’ questo l’intento di un’intera giornata di studio organizzata dal Formez, che si svolgerà presso la sede isituzionale della Provincia.

In occasione dell’evento, il Formez presenterà i risultati del Progetto T.R.E., acronimo di “Territori in Rete per l’Europa". Capacità ed opportunità per i territori del Mezzogiorno”. Parteciperanno programmatori regionali, autorità di Gestione del FESR, rappresentanti del Consiglio d’Europa e del Dipartimento per lo Sviluppo e del Dipartimento della Funzione Pubblica.

Che cos’è la cooperazione territoriale? Questo concetto è stato introdotto dal nuovo trattato europeo accanto al principio tradizionale di coesione economica. In sintesi, significa lavorare affinchè tutti i territori europei accedano alle stesse opportunità in termini di progresso e benessere della collettività. Uno sviluppo equilibrato e sostenibile che tenga conto delle peculiarità -  talvolta sfavorevoli - dei territori, come ad esempio le isole o le aree scarsamente abitate. La condivisione di conoscenze e soluzioni ed una buona capacità di networking possono contribuire a raggiungere gli obiettivi di crescita e a risolvere problemi comuni alle aree e regioni meno sviluppate del Vecchio Continente.

L’obiettivo del dibattito del 19 giugno è proprio quello di incidere in modo rilevante sulla capacità di fare cooperazione territoriale europea e di promuovere lo sviluppo e la coesione.

Al centro della prima sessione del convegno sarà il tema affatto scontato della qualità dei progetti; la seconda parte tratterà la questione della composizione e organizzazione dei partenariati, mentre la terza si soffermerà sui sistemi organizzativi e sulle competenze per la nuova programmazione 2007-2013.

L’incontro intende trarre un bilancio dell’esperienza del progetto T.R.E., alla luce di un’analisi della condizione del Mezzogiorno in tema di cooperazione rispetto al livello di apertura internazionale, alla partecipazione dei territori ai progetti di cooperazione territoriale europea e alla capacità di attuazione delle politiche di sviluppo.

E proprio alla cooperazione territoriale, nella sessione pomeridiana, verrà dedicata una tavola rotonda. Oltre che agli autorevoli rappresentanti istituzionali, la parola sarà data ai responsabili del progetto T.R.E. e alle loro testimonianze.

Negli ultimi due anni il Formez, infatti, si è fatto promotore della “Rete di Territori Innovativi”, resa possibile attraverso il finanziamento del Dipartimento della Funzione Pubblica. L'accompagnamento della Pubblica Amministrazione avviene nelle tre dimensioni: sovraregionale, sovracomunale e urbana. Ai componenti della rete il Formez ha dedicato servizi di informazione, di animazione e di approfondimento tecnico sui temi della cooperazione europea fra territori e della progettazione in tale campo. In alcuni casi, sono stati forniti servizi di accompagnamento ai territori nell’ambito della programmazione comunitaria 2007-2013.

Sono 273 gli enti che hanno aderito alla Rete (E' possibile consultare il catalogo completo stilato dalla redazione del Progetto T.R.E. ). Di questi, il 31% circa è composto da Comuni e loro associazioni, il 12% da Province, il 9% dai Gruppi di Azione Locale, il 7% da Agenzie di Sviluppo, un altro 7% da strutture amministrative di PIT (Progetti integrati territoriali) e Patti territoriali. Ma non solo: hanno fatto network anche Dipartimenti di amministrazioni regionali, Comunità Montane, Università, Camere di Commercio, Enti Parco e Confederazioni.

Un parterre ampio e multiforme anche sul piano delle esperienze di cooperazione europea concretizzate finora. Il 75% circa degli aderenti ha realizzato o sta attuando progetti di cooperazione, mentre il 25%, pur non avendo realizzato progetti, ha seguito un percorso di apprendimento, in vista di una possibile partecipazione a nuove iniziative di cooperazione europea fra territori.

Il Programma del seminario                            Il sito del Progetto T.R.E.

(Fonte: Redazione Progetto T.R.E.)
(a cura di Alessandra Flora
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