Pareggio di bilancio: il principio diventa Legge Costituzionale 20 aprile 2012 n. 1

Pareggio - foto di Siddy Lam"Lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico". Questo il primo capoverso del nuovo art. 81 della Costituzione italiana, a seguito dell'introduzione del principio del pareggio di bilancio di cui alla Legge Costituzionale 20 aprile 2012 n. 1. La norma entra in vigore il prossimo 8 maggio.

Il nuovo articolo 81 della Costituzione abroga, inoltre, il divieto di stabilire nuove spese o tributi tramite la legge di bilancio.

Ad essere riformati, anche gli articoli 97, 117 e 119 della Carta: gli enti locali vengono dotati di autonomia di spesa e imposizione di nuovi tributi, ma sempre nel rispetto del vincolo di pareggio di bilancio, col divieto di ricorso al debito per finanziare la gestione ordinaria.

Gazzetta Ufficiale n. 95 del 23 aprile 2012

LEGGE COSTITUZIONALE 20 aprile 2012 , n. 1

Introduzione del principio  del  pareggio  di  bilancio  nella  Carta
costituzionale. (12G0064) 
 
 
  La  Camera  dei  deputati  ed  il  Senato  della  Repubblica  hanno
approvato; 
 
                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
 
 
                              Promulga 
 
la seguente legge costituzionale: 
 
                               Art. 1 
 
  1. L'articolo 81 della Costituzione e' sostituito dal seguente: 
    «Art. 81. - Lo Stato assicura l'equilibrio tra le  entrate  e  le
spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e  delle
fasi favorevoli del ciclo economico. 
    Il ricorso  all'indebitamento  e'  consentito  solo  al  fine  di
considerare gli effetti del ciclo economico e, previa  autorizzazione
delle  Camere  adottata  a  maggioranza   assoluta   dei   rispettivi
componenti, al verificarsi di eventi eccezionali. 
    Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede  ai  mezzi
per farvi fronte. 
    Le Camere  ogni  anno  approvano  con  legge  il  bilancio  e  il
rendiconto consuntivo presentati dal Governo. 
    L'esercizio provvisorio del bilancio non puo' essere concesso  se
non per legge e per periodi non superiori complessivamente a  quattro
mesi. 
    Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali  e  i
criteri volti ad assicurare l'equilibrio tra le entrate  e  le  spese
dei bilanci e  la  sostenibilita'  del  debito  del  complesso  delle
pubbliche  amministrazioni  sono  stabiliti  con  legge  approvata  a
maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel  rispetto
dei principi definiti con legge costituzionale». 

        
      
                               Art. 2 
 
  1. All'articolo 97 della Costituzione, al primo comma  e'  premesso
il seguente: 
    «Le pubbliche  amministrazioni,  in  coerenza  con  l'ordinamento
dell'Unione  europea,  assicurano  l'equilibrio  dei  bilanci  e   la
sostenibilita' del debito pubblico». 

        
      
                               Art. 3 
 
  1. All'articolo 117 della Costituzione sono apportate  le  seguenti
modificazioni: 
    a) al  secondo  comma,  lettera  e),  dopo  le  parole:  «sistema
tributario e contabile  dello  Stato;»  sono  inserite  le  seguenti:
«armonizzazione dei bilanci pubblici;»; 
    b) al terzo comma, primo periodo, le parole: «armonizzazione  dei
bilanci pubblici e» sono soppresse. 

        
      
                               Art. 4 
 
  1. All'articolo 119 della Costituzione sono apportate  le  seguenti
modificazioni: 
    a) al primo comma sono aggiunte, in fine, le seguenti parole:  «,
nel rispetto dell'equilibrio dei relativi bilanci,  e  concorrono  ad
assicurare l'osservanza dei vincoli economici e finanziari  derivanti
dall'ordinamento dell'Unione europea»; 
    b) al sesto comma, secondo periodo, sono aggiunte,  in  fine,  le
seguenti parole: «,  con  la  contestuale  definizione  di  piani  di
ammortamento e a condizione  che  per  il  complesso  degli  enti  di
ciascuna Regione sia rispettato l'equilibrio di bilancio». 

        
      
                               Art. 5 
 
  1.  La  legge  di  cui  all'articolo   81,   sesto   comma,   della
Costituzione, come sostituito dall'articolo 1  della  presente  legge
costituzionale,  disciplina,  per  il   complesso   delle   pubbliche
amministrazioni, in particolare: 
    a) le verifiche, preventive  e  consuntive,  sugli  andamenti  di
finanza pubblica; 
    b) l'accertamento delle cause  degli  scostamenti  rispetto  alle
previsioni, distinguendo tra quelli dovuti  all'andamento  del  ciclo
economico,   all'inefficacia   degli   interventi   e   agli   eventi
eccezionali; 
    c) il limite massimo degli scostamenti negativi cumulati  di  cui
alla lettera b) del presente comma corretti per  il  ciclo  economico
rispetto al prodotto interno lordo, al superamento del quale  occorre
intervenire con misure di correzione; 
    d) la definizione delle gravi recessioni economiche, delle  crisi
finanziarie  e  delle   gravi   calamita'   naturali   quali   eventi
eccezionali,  ai  sensi  dell'articolo  81,  secondo   comma,   della
Costituzione, come sostituito dall'articolo 1  della  presente  legge
costituzionale, al verificarsi dei quali sono consentiti  il  ricorso
all'indebitamento non limitato a tenere conto degli effetti del ciclo
economico e il superamento del limite massimo di cui alla lettera  c)
del presente comma sulla base di un piano di rientro; 
    e)  l'introduzione  di  regole  sulla  spesa  che  consentano  di
salvaguardare gli equilibri di bilancio e la riduzione  del  rapporto
tra debito pubblico e prodotto interno lordo nel  lungo  periodo,  in
coerenza con gli obiettivi di finanza pubblica; 
    f) l'istituzione presso le Camere, nel  rispetto  della  relativa
autonomia costituzionale,  di  un  organismo  indipendente  al  quale
attribuire compiti di analisi e verifica degli andamenti  di  finanza
pubblica e di valutazione dell'osservanza delle regole di bilancio; 
    g) le modalita' attraverso le quali lo Stato, nelle fasi  avverse
del ciclo economico o al verificarsi degli eventi eccezionali di  cui
alla lettera d) del presente comma, anche in deroga all'articolo  119
della Costituzione, concorre ad assicurare il finanziamento, da parte
degli  altri  livelli  di  governo,  dei  livelli  essenziali   delle
prestazioni e delle funzioni fondamentali inerenti ai diritti  civili
e sociali. 
  2. La legge di cui al comma 1 disciplina altresi': 
    a) il contenuto della legge di bilancio dello Stato; 
    b)  la  facolta'  dei  Comuni,  delle  Province,   delle   Citta'
metropolitane, delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di
Bolzano di ricorrere all'indebitamento, ai sensi  dell'articolo  119,
sesto comma, secondo periodo,  della  Costituzione,  come  modificato
dall'articolo 4 della presente legge costituzionale; 
    c) le modalita' attraverso le quali i  Comuni,  le  Province,  le
Citta' metropolitane, le Regioni e le Province autonome di  Trento  e
di Bolzano concorrono alla sostenibilita' del  debito  del  complesso
delle pubbliche amministrazioni. 
  3. La legge di cui ai commi 1 e 2 e' approvata entro il 28 febbraio
2013. 
  4.  Le  Camere,  secondo   modalita'   stabilite   dai   rispettivi
regolamenti,  esercitano  la  funzione  di  controllo  sulla  finanza
pubblica con particolare riferimento  all'equilibrio  tra  entrate  e
spese  nonche'  alla  qualita'  e  all'efficacia  della  spesa  delle
pubbliche amministrazioni. 

        
      
                               Art. 6 
 
  1. Le disposizioni di cui alla  presente  legge  costituzionale  si
applicano a decorrere dall'esercizio  finanziario  relativo  all'anno
2014. 
  La presente legge costituzionale, munita del sigillo  dello  Stato,
sara' inserita nella Raccolta ufficiale degli  atti  normativi  della
Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla
e di farla osservare come legge dello Stato. 
    Data a Roma, addi' 20 aprile 2012 
 
                             NAPOLITANO 
 
 
                                Monti, Presidente del  Consiglio  dei
                                Ministri 
 
Visto, il Guardasigilli: Severino 

 
                         LAVORI PREPARATORI 
 
Camera dei deputati (atto n. 4205): 
    Presentato dall'On. Cambursano ed altri il 23 marzo 2011. 
    Assegnato alla I  Commissione  (Affari  costituzionali)  in  sede
referente il 28 aprile 2011 con parere della V Bilancio. 
    Nuovamente  assegnato  alle   Commissioni   riunite   I   (Affari
costituzionali) e V  (Bilancio,  tesoro  e  programmazione)  in  sede
referente il  29  settembre  2011  con  parere  della  commissione  V
(Bilancio). 
    Esaminato dalle Commissioni I e V riunite, in sede referente,  il
5, 17 ottobre 2011, 2, 3, 8, 9, 10 novembre 2011. 
    Esaminato in Aula il 23, 29 novembre 2011 ed approvato, in  prima
deliberazione, il 30 novembre 2011 in un T.U.  con  AA.CC.  nn.  4525
(On. Marinello ed altri), 4526 (On. Beltrandi ed  altri),  4594  (On.
Merloni ed altri), 4596 (On. Lanzillotta ed altri), 4607 (On. Martino
ed  altri),  4620  Presidente  del  Consiglio   dei   Ministri   (On.
Berlusconi) e  Ministro  delle  Finanze  (On.  Tremonti),  4646  (On.
Bersani ed altri). 
Senato della Repubblica (atto n. 3047): 
    Assegnato alle Commissioni riunite 1ª (Affari  costituzionali)  e
5ª (Bilancio) in sede referente il 1° dicembre 2011 con pareri  delle
Commissioni 6ª, 14ª, e Questioni regionali. 
    Esaminato dalle Commissioni riunite 1ª (Affari costituzionali)  e
5ª (Bilancio) in sede referente il 7, 12, 13, 14 dicembre 2011. 
    Esaminato in Aula il 14 dicembre  2011  ed  approvato,  in  prima
deliberazione, il 15 dicembre 2011. 
Camera dei deputati (atto n.  4205-4525-4526-4594-4596-4607-4620-4646
B): 
    Assegnato alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e  V
(Bilancio, tesoro e programmazione) in sede referente il 20  dicembre
2011. 
    Esaminato dalle Commissioni I e V riunite, in sede referente,  il
21 febbraio 2012. 
    Esaminato in Aula il  5  marzo  2012  ed  approvato,  in  seconda
deliberazione, il 6 marzo 2012 con la maggioranza dei 2/3. 
Senato della Repubblica (atto n. 3047 B): 
    Assegnato alle Commissioni riunite 1ª (Affari  costituzionali)  e
5ª (Bilancio) in sede referente il 9 marzo 2012. 
    Esaminato dalle Commissioni riunite 1ª (Affari costituzionali)  e
5ª (Bilancio) in sede referente il 14, 20 marzo 2012. 
    Esaminato in Aula il 29 marzo 2012, 11 aprile 2012 ed  approvato,
in seconda deliberazione, il 17 aprile 2012 con  la  maggioranza  dei
2/3. 

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