GSE – procedure per richiedere incentivi biometano

Il via libera porterà una riduzione delle importazioni di biocarburanti dall’estero e la creazione di nuovi posti di lavoro

Author: Martina NolteIl Gestore dei servizi energetici (GSE) pubblica le procedure applicative per la richiesta e il rilascio degli incentivi per il biometano. “Anche in Italia potrà prendere avvio la produzione di biometano per i trasporti”, dichiarano le imprese del settore.

Il biometano è un gas che contiene almeno il 95% di metano ed è prodotto da fonti rinnovabili. Deriva dal biogas prodotto dalla digestione anaerobica di biomasse in ambiente controllato (digestore) o in discarica, in seguito alla decomposizione dei rifiuti, o dal gas derivante dalla gassificazione delle biomasse. Sottoposto a un processo di purificazione e upgrading, raggiunge la qualita del gas naturale ed è idoneo alla successiva fase di compressione per l'immissione nella rete del gas naturale.

A seguito della chiusura della consultazione pubblica lanciata dal GSE per raccogliere osservazioni e proposte relativamente alle procedure applicative per l’incentivazione del biometano, il Gestore dei servizi energetici pubblica le procedure di qualifica degli impianti di produzione di biometano e quelle applicative per la richiesta e il rilascio degli incentivi per il biometano, trasportato con modalità extra rete a mezzo carri bombolai.

“Anche in Italia potrà prendere avvio la produzione di biometano per i trasporti”, sottolinea il coordinamento delle associazioni che rappresentano la filiera del biometano italiano –  Consorzio Italiano Biogas (CIB), Confagricoltura, Assogasmetano, NGV Italy e Consorzio Italiano Compostatori - “Il via libera porterà una sensibile riduzione delle importazioni di biocarburanti dall’estero e la creazione di nuovi posti di lavoro”.

“Un primo passo, ma si tratta comunque di un significativo risultato. Dopo la rete elettrica anche quella del gas in Italia viene aperta alle produzioni da fonti rinnovabili”, nota il coordinamento.

Con la definizione di tali procedure si chiude il complesso iter attuativo avviato con il decreto ministeriale del 5 dicembre 2013, che disciplina le modalità di concessione di agevolazioni in favore di imprese localizzate nelle Regioni dell’Obiettivo Convergenza funzionali al rafforzamento della relativa competitività complessiva, attraverso la realizzazione di programmi integrati d’investimento finalizzati alla riduzione ed alla razionalizzazione dell’uso dell’energia primaria utilizzata nei cicli di lavorazione e/o di erogazione dei servizi svolti all’interno di un’unità produttiva.

“Le aziende agricole hanno una nuova opportunità di diversificazione di mercato, per creare nuovi occupati e migliorare la sostenibilità delle loro aziende. Questa volta soprattutto il Sud non dovrà trovarsi impreparato. Il GSE ha compiuto un ottimo lavoro tecnico, così come i ministeri coinvolti e in particolare il sottosegretario Giuseppe Castiglione, a cui il Mipaaf ha conferito la delega per le agro energie”, dichiara Piero Gattoni, presidente del CIB, “Ci vorrà del tempo ma le imprese ora sanno di poter contare su un quadro normativo perfettibile ma completo. Ci aspettiamo che anche la parte del decreto relativa all’immissione in rete vada avanti, coerentemente con le evoluzioni normative europee”.

“Il biometano, l’unico vero biocarburante avanzato prodotto con biomasse made in Italy, è strategico per il 'sistema-Paese'”, prosegue Gattoni, “Rappresenta una possibilità di sostegno per l’agricoltura, che in un momento di crisi, può diversificare il reddito senza creare competizione con l’alimentare, per l’indotto dell’industria del gas nella quale esprimiamo delle eccellenze a livello globale, per l’industria automobilistica  che primeggia nelle vendite del segmento, ed infine  per i consumatori e l’ambiente”.

Secondo le stime del CIB, suffragate dalle proiezioni dello studio Althesys, la filiera del biogas-biometano potrebbe consentire la creazione di 13mila posti di lavoro al 2020, con investimenti per oltre 2 miliardi di euro.

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