Piano Juncker: Hill, scegliere progetti investimento ad alto valore aggiunto

 

� European Union, 2014Selezionare i progetti del piano Juncker guardando all’impatto sull’economia reale. E’ il richiamo arrivato venerdì a Roma dal commissario europeo per la Stabilità finanziaria Jonathan Hill.

Fattibilità e valore aggiunto per l’economia. Il commissario europeo per la Stabilità finanziaria Jonathan Hill, nel corso della conferenza sugli investimenti a lungo termine organizzata presso la sede dell’Abi a Roma venerdì, si è concentrato su una dettagliata analisi del piano Juncker. E ha spiegato come i progetti dei paesi membri non dovranno essere selezionati sulla base di criteri politici. Verranno, invece, sottoposti a un severo giudizio da parte di Bruxelles. Solo quelli davvero realizzabili e in grado di mettere in moto l’interesse dei privati potranno andare effettivamente in porto.

Saremo una Commissione politica

Hill è partito dalle linee generali che seguirà il nuovo esecutivo comunitario. “Vogliamo essere una Commissione politica e perseguire una serie di priorità molto chiare. Il presidente Juncker vuole che la Commissione sia grande sulle grandi questioni ma sia in grado di adattarsi a quelle più piccole. Per come la vedo io, abbiamo due grandi sfide: quella democratica e quella economica”. La prima è emersa chiaramente con le ultime elezioni, visto lo scarso dato di affluenza.

Il Fondo per gli investimenti

Sul fronte economico è centrale la sfida del piano Juncker, che dovrebbe mobilitare investimenti per 315 miliardi di euro. “E’ costruito su tre elementi”, ha aggiunto il commissario. Il primo è “il nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici. Il suo lavoro sarà quello di mobilitare finanze senza creare nuovo debito pubblico. Sappiamo che non c’è una carenza di liquidità ma una cattiva circolazione del denaro nell’economia. Allora, l’obiettivo del fondo è abbattere i rischi dei progetti a lungo termine”.

La selezione dei progetti

Il secondo tassello, e più importante, riguarda il modo in cui gli investimenti si muoveranno. “Ci sarà una selezione credibile di progetti, supportata da assistenza tecnica, che colleghi gli investimenti a programmi in grado di generare crescita in aree strategiche come l’energia, le telecomunicazioni, i trasporti, i servizi e la ricerca. Saranno cose come far arrivare la banda larga alle aree più disagiate o potenziare i collegamenti energetici in zone che soffrono di difficoltà nelle forniture”. Ai progetti sarà applicato in maniera rigorosa “un criterio di valore aggiunto e di realizzabilità” per evitare che la loro selezione “diventi un campo di battaglia della politica”.

La burocrazia

L’ultimo tassello riguarda le regole. “Bisogna rimuovere la burocrazia e i colli di bottiglia che bloccano gli investimenti. Questo potrebbe portare il più grande beneficio di lungo termine in assoluto per l’economia europea”. Hill ha parlato di eliminare “barriere di ingresso in alcuni settori” e “fare in modo che il mercato unico funzioni meglio”. Il lavoro della Commissione, in questo senso, è “fornire le giuste opportunità perché l’economia si rimetta in moto”. 

 

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