Parità di genere, attività di formazione utili alla certificazione

 

Fondo attività formazione certificazione parità di genere - Foto di ThisIsEngineering da PexelsÈ approdato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che individua le modalità di assegnazione delle risorse del Fondo per le attività di formazione propedeutiche all'ottenimento della certificazione della parità di genere. 

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Nel dettaglio, il decreto del 18 gennaio 2024 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 marzo 2024, ha definito le misure formative che consentono di accedere al Fondo per le attività di formazione propedeutiche all'ottenimento della certificazione di parità di genere, istituito dalla legge di Bilancio 2022. 

Parallelamente, lo stesso provvedimento ha fissato le modalità di ripartizione e trasferimento delle risorse a disposizione della misura, pari a 3 milioni di euro per l’anno 2022, in favore delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, in qualità di amministrazioni attuatrici degli interventi.

Certificazione parità di genere: le attività formative 

Le Regioni possono programmare e finanziare, in favore delle imprese o dei loro lavoratori, le attività di formazione propedeutiche al conseguimento della certificazione della parità di genere sulla base di specifici parametri minimi che sono stati stabiliti in precedenza dallo stesso dicastero con il decreto del 29 aprile 2022.

Al fine di promuovere il coordinamento degli interventi sui propri territori ed evitare i rischi di dispersione o duplicazione dei finanziamenti, le Regioni programmano ed erogano le attività formative assicurando la complementarità e addizionalità tra gli interventi posti in essere nell’ambito della programmazione regionale e quelli nell’ambito dell’Investimento 1.3 M5C1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Per la progettazione e l’attuazione dei percorsi di formazione, le Regioni possono coinvolgere le consigliere territoriali di parità e realizzare sistemi di collaborazione, associazione o gemellaggio tra enti nella prospettiva di un rafforzamento della coesione territoriale. Gli interventi devono concludersi entro il 30 giugno 2025.

Per garantire uno standard qualitativo per le attività formative, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, d’intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le pari opportunità e con le amministrazioni regionali e con il supporto di INAPP, fornirà delle linee guida ad hoc entro novanta giorni dalla pubblicazione del decreto del 18 gennaio 2024.

3 milioni per il Fondo attività formative parità di genere

In base a quanto stabilito dalla Manovra 2022, il Fondo per le attività di formazione propedeutiche all'ottenimento della certificazione di parità di genere può contare su una dotazione complessiva pari a 3 milioni di euro per il 2022.

Queste risorse sono ripartite tra le Regioni e le Province autonome in proporzione al numero delle imprese attive nell’anno 2021 e prevedendo un limite minimo di 27 mila euro per ciascuna amministrazioneGuardando ai numeri, spicca per rilevanza la Regione Lombardia, con oltre 471 mila euro; seguono con un certo distacco la Campania (292 mila euro), il Lazio (275 mila euro) e il Veneto (245 mila euro).

Le risorse sono erogate da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali alle Regioni secondo la seguente modalità:

  • un acconto pari al 75% del contributo assegnato è erogato previa trasmissione da parte delle amministrazioni regionali del modello di dichiarazione di assunzione di impegni giuridicamente vincolanti (IGV);
  • la restante quota del 25% è erogata previa trasmissione da parte delle amministrazioni regionali del report di sintesi degli interventi rendicontati, in relazione agli impegni adottati.

La mancata trasmissione della documentazione entro il 30 giugno 2024 autorizza il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali all'eventuale disimpegno e riassegnazione delle somme non utilizzate in favore delle Regioni che hanno presentato richiesta di acconto. La rendicontazione degli interventi deve concludersi entro il 31 dicembre 2025.

Consulta il decreto del 18 gennaio 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (Serie Generale) n. 55 del 6 marzo 2024

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