Decreto Terremoto - nuovo dipartimento prevenzione a Palazzo Chigi

 

Dissesto idrogeologico - foto di sharnikNasce “Casa Italia”. Si chiamerà così il dipartimento di Palazzo Chigi dedicato alla prevenzione.

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L’istituzione della struttura è stata appena inserita in un emendamento che il Governo ha depositato alla Camera e che sarà votato nei prossimi giorni, integrando la legge di conversione del decreto terremoto. Il progetto, però, parte da lontano, dopo i terremoti della scorsa estate: affiancare alla Protezione civile, dentro la struttura della presidenza del Consiglio, un nuovo dipartimento dedicato alla prevenzione. Non si tratta di un cambiamento solo formale. Con la nascita di “Casa Italia”, infatti, tutti i fondi dedicati alla prevenzione sono destinati a transitare dal suo bilancio.

La storia dell'emendamento

L’emendamento presentato dal Governo ha avuto una storia molto travagliata. La sua nascita ha, infatti, incontrato l’opposizione della Protezione civile, preoccupata di una sovrapposizione di competenze e di uno svuotamento dei suoi poteri: la prevenzione rientra, infatti, tra i suoi compiti. Alla fine, però, è stato trovato un accordo che ha consentito la presentazione della proposta di modifica.

La composizione

L’emendamento, presentato dall’esecutivo, sarà votato nelle prossime ore in aula. E prevede che il nuovo dipartimento avrà una dotazione di tre dirigenti di prima fascia, quattro dirigenti di seconda fascia e venti funzionari. In totale, quindi, nei suoi uffici ci saranno 25 persone.

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La dotazione finanziaria

Il provvedimento, poi, parla anche della dotazione finanziaria che avrà il dipartimento per il suo funzionamento: si tratta di 1,3 milioni nel 2017, ai quali saranno affiancati 2,5 milioni a partire dal 2018 e in maniera stabile. Insomma, si tratterà di una struttura leggera che, però, in prospettiva avrà molti compiti.

Le competenze

L’emendamento, nello specifico, parla di indirizzo e coordinamento dell'azione strategica del governo connessa al progetto “Casa Italia” al fine di sviluppare, ottimizzare e integrare strumenti finalizzati alla cura e alla valorizzazione del territorio e delle aree urbane nonché al patrimonio abitativo, anche in riferimento alla sicurezza e all'efficienza energetica degli edifici.

Dissesto e scuole

La definizione è piuttosto vaga, ma al suo interno dovrebbe transitare tutto il tema della prevenzione, come si intuisce dal riferimento alla cura del territorio. Quindi, si lavorerà sul dissesto idrogeologico, inglobando il lavoro di Italia Sicura, sulla messa in sicurezza delle scuole, sulla prevenzione sismica e, in generale, sull’edilizia abitativa, concentrandosi anche sulla questione dell’efficienza energetica.

Le risorse da investire

Dal punto di vista delle risorse da investire, il dipartimento farà riferimento, in larga parte, alla dotazione del nuovo fondo istituito dall’ultima legge di Bilancio: avrà a disposizione 5 miliardi soltanto per i primi due anni. Le risorse saranno materialmente assegnate tramite un Dpcm, su proposta del ministero dell’Economia.  

I conflitti di competenze

Resta a questo punto da chiarire solo una questione: il destino delle unità di missione che il Governo ha creato in questi anni. Ad esempio, quella che si occupa di dissesto idrogeologico, ma anche le unità che hanno lavorato sul tema delle scuole. Dovrebbero, secondo le prime indicazioni, confluire nel nuovo dipartimento. 

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