POI Energia 2007-2013 – incentivi alle imprese, il caso 3SUN

 

Fra i progetti finanziati nell'ambito del POI Energia, anche 3SUN, realtà imprenditoriale che, a Catania, produce pannelli fotovoltaici ad altissima efficienza.

Fotovoltaico

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Il Programma operativo interregionale Energie rinnovabili e risparmio energetico, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale 2007-2013, meglio noto come POI Energia, ha portato sui territori risorse superiori a un miliardo di euro, di cui il 75% a valere su risorse FESR e il 25% da fondi nazionali. Gli investimenti attivati hanno consentito di realizzare, nelle Regioni Convergenza, 2.553 progetti collegati ai piani presentati da amministrazioni pubbliche, reti e imprese e per il finanziamento di studi e diagnosi.

Il Ministero dello Sviluppo economico ha recentemente fatto il punto sui risultati e le storie dei progetti realizzati dal POI Energia 2007-2013. Fra questi, 3SUN, realtà imprenditoriale che produce pannelli fotovoltaici a film sottile multi-giunzione.

L'efficientamento della rete di trasmissione elettrica nel Mezzogiorno

3SUN

La 3SUN, fabbrica di pannelli fotovoltaici a film sottile multi-giunzione - nata da una Joint Venture tra Enel Green Power, STMicroelectronics e Sharp - è localizzata a Catania, posizione strategica che consente di sfruttare le elevate competenze sviluppate nella "Etna Valley" e di godere di un hub logistico con accesso privilegiato ai mercati di esportazione.

"La collocazione di 3SUN a Catania è strategica, considerando la città come hub per l’Europa e il Mediterraneo, per le infrastrutture presenti (porto e aeroporto) e per la vicinanza al centro di ricerca solare di Enel", nota Francesco Tripi, responsabile Finanza ed assicurazioni di 3SUN. "Sicuramente l’ubicazione di una realtà industriale nel Mezzogiorno facilita lo sbocco verso il mercato EMEA (Europe, Middle East, Africa) e, laddove siano presenti anche competenze tecniche di alto livello e manodopera specializzata, allora il connubio è perfetto".

"In questi termini è possibile un rilancio del Mezzogiorno", prosegue Tripi, "coniugando ubicazione geografica e know-how locale, come nel caso di 3SUN, che ha potuto contare sulla disponibilità di risorse umane pregiate (tecnici e operai) provenienti sia dall’Università di Catania che dalla presenza quarantennale dello stabilimento di STMicroelectronics, che opera in una campo la cui tecnologia è molto simile a quella della produzione dei pannelli fotovoltaici a silicio amorfo".

3SUN è uno dei più grandi impianti europei di produzione di pannelli fotovoltaici a film sottile multi-giunzione, celle che rappresentano una sorta di “ultima frontiera” in tema di fotovoltaico: si tratta di supporti ad altissima efficienza, sviluppate per i pannelli fotovoltaici dei satelliti spaziali, che si presentano con una conformazione multistrato, risultante dalla sovrapposizione di più film sottili di semiconduttori scelti leggermente diversi fra loro (in gergo, devono avere gap di energia diversi), così che ciascuno strato possa assorbire in modo ottimale i fotoni di un certo range di energia.

Il contributo del POI Energia

Era il 12 dicembre 2012 quando la Commissione europea approvava il grande progetto “Investimento industriale per la realizzazione, a Catania, di una fabbrica di produzione di celle e moduli fotovoltaici in tecnologia thin-film, con capacità di 240 MegaWatt/anno” della società 3SUN. 

Il presidio industriale della società aveva visto ufficialmente la luce l'8 luglio 2011, battesimo in seguito al quale, al termine dello stesso anno, la produzione è stata avviata: la capacità istallata dello stabilimento era pari a 160 MW/anno, ottenuta dalla combinazione di due linee di produzione ognuna da 80 MW/anno operanti in parallelo.

Circa 6 mesi dopo, il 16 maggio 2013, viene sottoscritto il contratto di programma “Investimento industriale per la realizzazione, a Catania, di una fabbrica di produzione di celle e moduli fotovoltaici in tecnologia thinfilm, con capacità di 240 MegaWatt/anno”, nel quadro della linea di attività 1.2 del POI Energia, relativa agli “Interventi a sostegno dello sviluppo dell’imprenditoria collegata alla ricerca ed applicazione di tecnologie innovative nel settore delle fonti rinnovabili” del POI Energia, per un importo iniziale che sfiora i 50 milioni di euro.

La prospettiva produttiva si confronta però con un contesto internazionale connotato da elevata competizione, spesso non sorretta da regole stringenti. Per questo la società, che nel frattempo passa sotto l’esclusivo controllo proprietario di Enel, decide di non procedere all’avviamento di una terza linea di produzione, mantenendo una capacità installata di 160 MW/anno, puntando nello stesso tempo al consolidamento della fabbrica e delle posizioni acquisite in tema di efficientamento della produzione e miglioramento qualitativo dei pannelli.

Le modifiche al piano degli investimenti hanno condotto ad una revisione della decisione originaria di finanziamento che, nel confermare la positiva valutazione dell’investimento realizzato in termini industriali, occupazionali ed ambientali, ha ridotto il contributo accordato, adeguandolo al volume degli investimenti effettivamente realizzati, portandolo (con decisione intervenuta nell’aprile 2016) a 36,7 milioni di euro.

“La disponibilità di un cofinanziamento nazionale e comunitario ha rappresentato un incentivo per i soci verso la realizzazione dell'investimento, rendendo altresì possibile la generazione, a cascata, di benefici impatti in termini socio-economici (occupazione diretta ed indiretta) ed ambientali (riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dalle installazioni dei pannelli prodotti). Il finanziamento ottenuto dal POI Energia si è rivelato, quindi, decisivo sia nella fase di studio che in quella di implementazione del progetto”, dichiara Tripi.

Ora l'azienda punta anche sul ciclo di programmazione 2014-2020, per “poter contare sui prossimi finanziamenti pubblici per gli investimenti relativi all’innovazione di processo e di prodotto, con l’obiettivo di garantire alla fabbrica catanese un nuovo orizzonte industriale di almeno 5-7 anni”.

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