Decreto Sviluppo: green economy, incentivi per l'ambiente e l'occupazione giovanile

 

Fotovoltaico - foto di MatapardaIl decreto Sviluppo approvato il 15 giugno estende il finanziamento agevolato previsto dal fondo Kyoto a soggetti pubblici e privati che operano nella Green Economy. In particolare in alcuni settori, dalla protezione del territorio dal rischio idrogeologico e sismico, al fotovoltaico, fino alle biomasse. Finanziamenti che è possibile ottenere a una condizione: creare nuova occupazione giovanile a tempo indeterminato.

La misura "Sviluppo di occupazione giovanile nella green economy" prevede l'estensione del finanziamento agevolato previsto dal fondo Kyoto - su cui sono disponibili 470 milioni di euro - a soggetti pubblici e privati che operano in quattro settori dell'economia verde:

  • Protezione del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico;
  • Ricerca e sviluppo e produzioni di biocarburanti di seconda e terza generazione;
  • Ricerca e sviluppo e produzioni e istallazione di tecnologie nel solare termico, solare a concertazione, solare termo-dinamico, solare fotovoltaico, biomasse, biogas e geotermia;
  • Incremento dell’efficienza negli usi finali dell’energia nei settori civile e terziario (incluso social housing).

Le agevolazioni per i progetti di investimenti sono vincolati alla “creazione di nuova occupazione giovanile a tempo indeterminato”, come recita il testo del Dl Sviluppo approvato il 15 giugno in Consiglio dei ministri. Misura sostenuta sia dal credito di imposta che dai finanziamenti a tasso agevolato (0,5%), di cui si dice soddissfatto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini: "Finalmente abbiamo dato concretezza al primo corpo di misure per la crescita sostenibile dell’Italia, e l’economia verde assume un ruolo rilevante per portare l’Italia fuori dalla crisi".

In particolare, spiega il ministro, "abbiamo riorientato verso l’occupazione verde 470 milioni di euro disponibili sul fondo rotativo del protocollo di Kyoto, e previsto che dal 2013 il fondo venga rifinanziato con i proventi derivanti dalle aste dei permessi di emissione di Co2. Questa è una misura strutturale per la crescita verde dell’Italia, che può avere effetti trasversali su quasi tutti i settori produttivi".

Il fondo Kyoto è un fondo rotativo per il finanziamento delle misure di riduzione delle emissioni clima‐alteranti, finalizzate all'attuazione del protocollo di Kyoto. L’ammontare complessivo del fondo è di circa 600 milioni di euro, distribuiti in tre cicli di programmazione da 200 milioni di euro l’uno, ripartiti per aree regionali (nord, centro e sud) e misure:

  • Misura microcogenerazione diffusa (impianti di generazione combinata di energia elettricane/o termica e/o meccanica fino a 50 kwe);
  • Misura rinnovabili (impianti di piccola taglia eolici, idroelettrici, solari termici, termici anbiomassa vegetale solida, fotovoltaici);
  • Misura motori elettrici;
  • Misura usi finali (risparmio energetico e incremento dell’efficienza negli usi finali dell’energia);
  • Misura protossido di azoto;
  • Misura ricerca;
  • Misura gestione forestale sostenibile.

Links

Misure per la crescita sostenibile

Fondo Kyoto

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