Bei e Mise: due rapporti sul sostegno alle attivita' economiche

 

DenaroL’Italia è il secondo paese dopo la Spagna ad avere ricevuto in Europa più fondi dalla Banca europea per gli investimenti (Bei). E’ quanto emerge dal rapporto annuale della Bei, che valuta in oltre 6,8 miliardi di euro il sostegno concesso nel 2012 dall’istituto di credito europeo all'Italia, in calo rispetto al 2011. Diminuiscono anche le agevolazioni erogate al livello nazionale. Un dato portato alla luce dalla "Relazione sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive" redatta dal Ministero per lo Sviluppo economico (Mise).

Rapporto annuale Bei

Nel 2012 la Bei ha erogato prestiti per un totale di 52,2 miliardi di euro in più di 60 paesi. Tra i beneficiari, Spagna e Italia si sono classificate ai primi posti, rispettivamente con 8,08 miliardi di euro (il 15,5% del totale) e 6,82 miliardi di euro (13%) ricevuti.

In Italia i fondi Bei hanno sostenuto soprattutto le Pmi, grazie ad esempio ai due prestiti da 400 milioni di euro ciascuno erogati attraverso Unicredit e Intesa Sanpaolo. Inoltre, con il finanziamento di 400 milioni di euro concesso alla Snam è stata avviata la costruzione di due gasdotti.

Rispetto al 2011 i finanziamenti destinati all’Italia (8,44 miliardi di euro) sono diminuiti, ma la Bei ha annunciato che nei prossimi tre anni saranno stanziati fondi supplementari per 60 miliardi di euro.

"Siamo pronti ad aumentare i nostri prestiti del 40% all'anno tra il 2013 e il 2015, facendo quindi uno sforzo straordinario in questi tempi eccezionali per l'Europa", ha affermato il presidente della Bei Werner Hoyer. "La Banca vuole dare un contributo significativo e tangibile per superare l'attuale crisi", concentrandosi su ''le piccole e medie imprese, la ricerca e l'innovazione, l'efficienza energetica e le infrastrutture strategiche".

Relazione sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive

La relazione - redatta d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca – raccoglie informazioni sulle forme e le tipologie di incentivi che le amministrazioni centrali e locali hanno riconosciuto al sistema delle imprese nel corso del 2011 e nel quinquennio precedente.

Dalla relazione emerge un quadro nazionale poco incoraggiante per quanto riguarda le agevolazioni attivate dallo Stato centrale, che - tra il 2006 e il 2011 – hanno registrato un significativa diminuzione: dall’80% circa al il 71% del totale degli incentivi erogati. A livello regionale la situazione è meno drammatica, con una riduzione più contenuta (dal 6% al 4%).

Nel 2011, il totale delle agevolazioni concesse è diminuito di circa 7 miliardi di euro, raggiungendo quota 1,6 miliardi di euro, assegnati in primis a:

  • Ricerca, sviluppo e innovazione: 53%,
  • Internazionalizzazione: 21%,
  • Nuova imprenditorialità: 14%.

La riduzione delle agevolazioni - emerge dalla relazione - è dovuta al decremento delle concessioni a favore delle imprese localizzate nel Mezzogiorno. Nel Centro-Nord, invece, l’ammontare delle agevolazioni resta più costante.

Per far fronte a questa situazione nella relazione si sottolinea la necessità di semplificare il sistema di incentivazione nazionale, focalizzandosi su obiettivi prioritari, attraverso un’azione diretta del governo centrale.

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Rapporto annuale Bei

Relazione sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive

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