Presto i piani nazionali di emergenza per la ricapitalizzazione delle banche

 

euroPubblicando i dettagli metodologici e gli scenari dei prossimi stress test, Andrea Enria, chairman dell’EBA, l’autorità per la regolazione bancaria paneuropea avverte: nei prossimi tre mesi i governi europei dovranno mettere in atto dei meccanismi d’emergenza per la ricapitalizzazione delle banche.

Il numero uno dell'Eba ha comunicato ai ministri europei delle finanze che ogni paese dovrà essere in grado di correggere il deficit di quelle banche che falliranno gli imminenti stress test, i cui risultati saranno resi noti a fine giugno.

La Spagna, l’Irlanda e la Grecia si sono già mobilitate in tal senso. Altri paesi come l’Italia devono ancora istituire un organismo appropriato che si faccia carico di un compito così delicato. Le banche italiane sono tra quelle meno capitalizzate in Europa. Il Financial Times riporta le dichiarazioni preoccupanti di alcuni analisti, secondo cui alcuni nostri piccoli istituti rischierebbero di non passare la prova.

Senza specificare una tempistica, Enria ritiene importante tracciare una "deadline" per aumentare il capitale di quelle banche che falliranno la prossima tranche di stress test.

La procedura del 2009 aveva dato sei mesi di tempo a dieci banche per aumentare complessivamente il loro capitale di 75 miliardi.
L'anno scorso le sette banche (su un totale di 91) che non hanno superato il test si sono immediatamente mobilitate per colmare le lacune di capitale messe in luce dalle procedure.

Da alcuni punti di vista, sottolinea il Financial Times, gli stress test che verranno somministrati in aprile al 65% degli asset bancari in Europa risultano deboli come l'anno scorso (se non di più). Parallelamente l'autorità regolatrice ha scelto degli scenari macroeconomici avversi, per i prossimi due anni, peggiori rispetto al passato.

Incerto il parere del Sole 24 Ore, secono cui il test sarà "più stressante di prima, forse stressante abbastanza", ma anche che "le ipotesi prospettate potrebbero non essere più dure di quelle dello scorso anno".

L'indice per valutare la tenuta patrimoniale delle banche non sarà più il Tier 1 come lo scorso anno, ma il Core Tier 1, valore variabile a seconda del paese europeo preso in considerazione.

Subito dopo il test l'Eba procederà ad una attenta peer review condotta assiema all'European Systemic Risk Board (ESRB), di concerto con la Commissione Europea.

Il Wall Street Journal sottolinea che, secondo le pubblicazioni ufficiali disponibili sul sito dell'Eba, i test non chiederebbero alle banche in che modo sopravviveranno qualora uno stato sovrano dell'eurozona decidesse di non pagare più il suo debito.

Dettagli sugli scenari e sulla metodologia degli stress test sul sito Eba

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