Italia quinta in Europa per brevetti sull’idrogeno

 

Idrogeno - Foto di Rafael Classen rcphotostock.comGran parte dei brevetti mondiali per tecnologie sull’idrogeno vengono dall’Unione europea, dal Giappone e dagli Stati Uniti. E in Europa l’Italia è quinta per numero di brevetti legati alle tecnologie di produzione del vettore energetico. 

I bandi europei per l’idrogeno

A fornire i dati sul numero di brevetti per l’idrogeno è il rapporto “Hydrogen patents for a clean energy future – A global trend analysis of innovation along hydrogen value chains”, pubblicato da European Patent Office (EPO) e International energy agency (Iea).

Lo studio analizza le tendenze dell'innovazione relative all'idrogeno, un elemento fondamentale per la transizioni energetiche in Europa e a livello globale, coprendo l’intera gamma di tecnologie legate al vettore energetico. 

L’Europa guida la classifica dei brevetti sull’idrogeno

Il panorama dei brevetti globali sull'idrogeno vede primeggiare Europa e Giappone, seguiti dagli Stati Uniti che hanno perso terreno nel periodo 2011-2020.

Entrando più nel dettaglio, l’Europa primeggia sia per brevetti relativi alla generazione dell’H2 che per quelli legati a distribuzione, trasporto e trasformazione, con il 28% dell’innovazione globale. 

Segue il Giappone che rappresenta il 24% di tutti i brevetti depositati nel periodo 2011-2020, mentre gli Stati Uniti si piazzano al terzo posto con il 20% dei brevetti, un dato che segna una contrazione rispetto al passato. 

Altri Paesi, come Cina e Corea del Nord, non possono vantare una brevettazione avanzata ma, sottolinea il rapporto, l'innovazione legata all'idrogeno proveniente dai due Paesi sta iniziando ad emergere.

Tra gli altri principali centri di innovazione, il report indica il Regno Unito, la Svizzera e il Canada.

Italia quinta in Europa per brevetti sull’idrogeno

Tornando all’Europa, i paesi dell'UE sono leader mondiali nella brevettazione dell'idrogeno. Una classifica che vede al primo posto la Germania (con l’11% dei brevetti), seguita da Francia (6%) e i Paesi Bassi (3%). 

L’Italia si aggiudica un posto di tutto rispetto nella classifica europea dei brevetti relativi al vettore energetico, piazzandosi al quinto posto tra i Paesi del Vecchio Continente. 

Idrogeno: grande opportunità industriale per l’Italia. Ma siamo pronti per coglierla?

"L'idrogeno proveniente da fonti a basse emissioni può svolgere un ruolo importante nella transizione energetica pulita con il potenziale per sostituire i combustibili fossili nelle industrie in cui esistono poche alternative pulite, come il trasporto a lungo raggio e la produzione di fertilizzanti", dichiara il direttore esecutivo dell'International energy agency (Iea), Fatih Birol.

"Sfruttare il potenziale dell'idrogeno è una parte fondamentale della strategia europea per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050", afferma il presidente dell'EPO António Campinos. “Ma se l'idrogeno deve svolgere un ruolo importante nella riduzione delle emissioni di CO2, è urgentemente necessaria l'innovazione in una vasta gamma di tecnologie. Questo rapporto rivela alcuni modelli di transizione incoraggianti tra paesi e settori industriali, compreso il principale contributo dell'Europa all'emergere di nuove tecnologie dell'idrogeno. Sottolinea inoltre il contributo delle start-up all'innovazione dell'idrogeno e la loro dipendenza dai brevetti per portare le loro invenzioni sul mercato".

Hydrogen patents for a clean energy future – A global trend analysis of innovation along hydrogen value chains

Foto di Rafael Classen rcphotostock.com

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