Proprieta' intellettuale: Giornata mondiale 2018 celebra le donne

 

Proprietà intellettuale DonneNel 2017 più del 31% delle richieste di brevetto internazionale è stato presentato grazie al lavoro di tante donne e delle loro innovazioni. Lo rivelano gli ultimi dati pubblicati dall'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (WIPO) in occasione del World Intellectual Property Day 2018.

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Lanciata per la prima volta nel 2000 dagli Stati membri della World Intellectual Property Organization (WIPO), la Giornata mondiale per la proprietà intellettuale intende sensibilizzare l'opinione pubblica sul ruolo della proprietà intellettuale nella vita di tutti i giorni, celebrando il lavoro e l'impegno degli innovatori a favore dello sviluppo e dell'innovazione in tutto il mondo.

La Giornata si svolge il 26 aprile, per ricordare l'entrata in vigore, nel 1970, della convenzione istitutiva dell'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale. Quest'anno le celebrazioni sono dedicate alle donne e al loro ruolo in quanto innovatrici e portatrici di nuove idee, all'insegna del tema “Powering Change: Women in Innovation and Creativity".

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Brevetti internazionali, in aumento le donne che inventano

In base ai dati pubblicati da WIPO in occasione del World IP Day 2018, il numero delle donne che hanno partecipato alle richieste di brevetto internazionale presentate all'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale è aumentato di circa il 10% negli ultimi anni, passando dal 22,1% nel 2003 al 31,2% nel 2017.

Guardando alla provenienza delle domande di brevetto internazionale, su 152 Paesi che utilizzano il Trattato di cooperazione in materia di brevetti (PCT) - gestito dalla WIPO - al primo posto troviamo la Repubblica di Corea, seguita da Cina, Belgio, Spagna e Stati Uniti; l'Italia, invece, figura al 19esimo posto della classifica.

Per quanta riguarda gli ambiti di intervento, una forte partecipazione delle donne è stata registrata in settori specifici, tra cui: biotecnologie (58%), farmaceutico (56%), chimica fine organica (55%), chimica alimentare e analisi dei materiali biologici (51%).

Tra le prime 30 aziende che hanno fatto ricorso al Trattato di cooperazione in materia di brevetti (PCT),  LG Chemicals si è distinta per la percentuale più elevata di innovatrici (72,5%), seguita da F. Hoffman-La Roche (69,1%), L’Oreal (67,3%) e Dow Global Technologies (63,3%). Passando alle istituzioni accademiche, invece, al primo posto c'è l'istituto di ricerca per l'elettronica e le telecomunicazioni della Repubblica di Corea (83,3%), accompagnato da quattro istituti cinesi: l'istituto di tecnologia avanzata di Shenzhen (82,7%), l'università di Jiangnan (82,5%), l'università di Tsinghua e l'università di Jiangsu (80%).

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Il divario di genere persiste

Oggi celebriamo i successi innovativi e creativi delle donne in tutto il mondo che espandono le frontiere della conoscenza e della cultura, ha dichiarato il direttore generale della WIPO, Francis Gurry, sottolineando che un profondo divario di genere continua a caratterizzare il mondo della ricerca e dell'innovazione.

Le domande di brevetto internazionale sono un importante punto di riferimento per misurare l'attività innovativa nell'economia globale contemporanea, ha proseguito Gurry, e la mancata parità tra uomini e donne è un evidente motivo di preoccupazione.

> Dati WIPO

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