Doing Business 2014: in Italia tre riforme per le PMI

 

Ufficio - foto di Phillie CasablancaSecondo il rapporto Doing Business 2014 della Banca Mondiale, che analizza l'impatto delle norme relative al settore privato sulle imprese e in particolare sulle PMI, sono tre le riforme che, tra 2012 e 2013, hanno migliorato il clima imprenditoriale in Italia.

Attraverso una serie di indicatori quantitativi relativi a 11 ambiti di regolazione e a 189 economie, Doing Business mira a mobilitare i policy-maker affinchè riducano il costo e la complessità delle procedure a carico delle imprese. L'obiettivo, si legge nel rapporto, non è muoversi verso una minore regolamentazione, ma in direzione di norme che facilitino le interazioni sul mercato e tutelino gli interessi pubblici senza ostacolare lo sviluppo del settore privato.

I dati dell'ultimo rapporto mostrano che le economie di tutte le regioni del mondo hanno compiuto progressi importanti verso una migliore qualità delle regole, anche se le piccole e medie imprese sono ancora soggette a norme onerose e vaghe, che vengono applicate in modo non uniforme e generano inefficienze.

Notevoli le differenze tra i paesi considerati: se in Nuova Zelanda avviare un'impresa richiede una sola procedura e mezza giornata di tempo, un neoimprenditore deve attendere 208 giorni in Suriname e 144 nella Repubblica Bolivariana del Venezuela. Questo nonostante l'ambito delle procedure per l'avvio di un'impresa sia quello per cui si registra la maggiore convergenza tra le regioni, mentre per norme quali quelle relative all'accesso al credito, al rispetto dei contratti e soprattutto alla gestione dell'insolvenza il divario tra le economie analizzate è molto più forte.

Italia

Per quanto riguarda l'Italia, nella graduatoria delle economie in cui è più facile fare business il nostro paese si colloca al 65° posto su 189 stati.

Doing Business individua tre riforme messe in campo tra il 2012 e il 2013 che hanno migliorato il contesto normativo italiano. L'Italia è infatti il paese che più di tutte le economie misurate ha ridotto le spese legali, con un tariffario ufficiale che determina i costi da sostenere in assenza di accordo tra avvocati e clienti.
La seconda riforma riguarda il tema dell'insolvenza: secondo il rapporto, attraverso la moratoria, l'Italia ha reso più semplice la ristrutturazione dei debiti,
permettendo alle imprese in difficoltà di continuare ad operare.
Infine, l'Italia
ha semplificato le norme sul trasferimento di proprietà, eliminando la necessità di un attestato di certificazione energetica per gli edifici commerciali privi di sistemi di riscaldamento.

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