Con Access2Procurement, l’UE aiuta le imprese a partecipare alle gare internazionali

 

Il portale Access2Markets per esportareDa luglio il portale Access2Procurement, che aiuta le imprese europee a partecipare agli appalti in paesi terzi, ha esteso il proprio campo d’azione anche agli USA.

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Nonostante gli sforzi di Bruxelles per sostenere la partecipazione delle imprese europee al ricco mercato degli appalti pubblici internazionali (ad esempio tramite capitoli ad hoc negli accordi commerciali), sono ancora relativamente poche le imprese europee che si avventurano su questi percorsi. Alla base un mix di cause, incluso anche un gap informativo. 

Su questo fronte è sceso in campo il portale Access2Procurement, una funzione aggiuntiva di Access2Market, la piattaforma nata nel 2020 per sostenere l’export delle imprese UE nei paesi terzi. In questo modo, grazie all’aggiunta della sezione sulle gare, le aziende europee che operano sui mercati internazionali possono ottenere informazioni facili ed aggregate non solo per quanto concerne l’export, ma anche per quanto riguarda gli appalti extra UE.

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Come funziona Access2Procurement

L’obiettivo della piattaforma è aiutare le aziende europee a valutare in modo snello se hanno diritto o meno a partecipare a una gara pubblica al di fuori dell'UE.

“La valutazione - spiegano infatti da Bruxelles - richiede l'inserimento da parte dell'utente di informazioni solitamente contenute nel bando di gara: l'ente appaltante, l'oggetto e il valore stimato dell'appalto”.

Dopo una prima fase pilota che ha testato le funzionalità del portale solo sugli appalti canadesi, nel corso del tempo Access2Procurement si è esteso anche al mercato del procurement giapponese e adesso, da luglio 2023, anche a quello degli appalti statunitensi.

Che cos’è Access2Markets

Come già accennato, Access2Procurement è un’estensione di Access2Markets, una piattaforma nata con l'obiettivo di dare informazioni alle imprese sulle agevolazioni che derivano dagli accordi commerciali firmati dall’UE con vari partner a livello globale. 

Da ottobre 2020, infatti, Access2Markets consente alle aziende di accedere, in pochi clic, a sette tipologie di informazioni:

  • Tariffe;
  • Tasse;
  • Regole di origine;
  • Requisiti del prodotto;
  • Procedure doganali;
  • Barriere commerciali;
  • Statistiche sui flussi commerciali.

La piattaforma prevede, inoltre, una sezione di FAQ e tutorial per aiutare le PMI che esportano da poco tempo, così come i contributi di esperti che analizzano i vantaggi, nei singoli paesi, che derivano dagli accordi commerciali firmati dall’Unione europea.

Nel sito è presente anche un sezione che fornisce una panoramica sulle leggi europee su prodotti e servizi, nonché i dettagli di contatto per le dogane e altre autorità pubbliche negli Stati membri e nei partner commerciali extra-UE. 

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Problemi con le regole di origine? Adesso c’è ROSA

Particolarmente utile è anche ROSA, acronimo che sta per “Rules of Origin Self-Assessment”, nome di un tool presente sul portale che offre una guida semplice per determinare le regole di origine dei prodotti della propria azienda.

Le regole che definiscono la "nazionalità economica" di un prodotto - note appunto come regole di origine - variano infatti a seconda dell’accordo commerciale, perchè mirano a proteggere settori di mercato particolarmente sensibili.

A seconda della nazionalità economica, il prodotto può beneficiare o meno delle agevolazioni previste da un accordo commerciale, pagando ad esempio meno dazi. Per questo è importante per le imprese europee sapere se il proprio prodotto risponde o meno alle regole di origine in vigore all’interno di un accordo commerciale.

ROSA dovrebbe pertanto aiutare le imprese a fare chiarezza proprio sulle regole di origine, permettendo loro di beneficiare di rilevanti agevolazioni doganali.

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My Trade Assistant

Oltre che sulle regole di origine, il portale fornisce informazioni anche su dazi, tasse, regole e requisiti prodotto per ciascun mercato.

Grazie ad un strumento chiamato “My Trade Assistant”, le aziende possono trovare il codice che si applica al proprio prodotto e che determina quali dazi all'importazione e tasse nazionali o locali devono essere pagati.

Gli accordi commerciali e i benefici per le PMI

L'Unione europea ha una vasta rete di accordi commerciali con oltre 70 paesi e regioni e sta attualmente negoziando una serie di nuovi accordi. 

Un patrimonio preziosissimo per gli esportatori europei che sono costituiti per l'88% da piccole imprese. Le loro esportazioni rappresentano un terzo di tutte le esportazioni dell'UE e sostengono 13 milioni di posti di lavoro. 

Nonostante gli accordi commerciali mirino a tutelare anche questa tipologia di imprese, spesso i benefici che ne derivano sono poco conosciuti da parte delle PMI. Una mancanza di informazioni che rischia di tradursi in una diminuzione della loro competitività sui mercati globali e su cui invece la Commissione, con Access2Markets, vuole intervenire.

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