Bonus fotovoltaico: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Bonus fotovoltaico - Foto di Gustavo Fring da PexelsLe risposte ai dubbi sui bonus che permettono di installare gli impianti solari fotovoltaici, tra cui il superbonus e il credito d’imposta per le batterie di accumulo integrate agli impianti fotovoltaici.

Incentivi per il fotovoltaico: i bonus per installare pannelli solari

Chi vuole optare per il fotovoltaico a casa, anche per ridurre i costi delle bollette, può contare su una serie di incentivi. Ma sui bonus spesso sorgono dubbi interpretativi su cui fa chiarezza l’Agenzia delle Entrate con una serie di provvedimenti e risposte.

Fotovoltaico con il superbonus: i chiarimenti del Fisco

Il più noto tra i bonus che permettono di installare impianti fotovoltaici è senz’altro il superbonus 110. Bonus che copre un vasto ventaglio di misure, tra cui anche l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica, che rientrano tra i cosiddetti interventi trainati. Facciamo un passo indietro.

Per accedere al 110, infatti, occorre innanzitutto prevedere interventi di efficienza energetica come l’isolamento termico o la sostituzione delle caldaie. Sono i cosiddetti lavori trainanti, senza cui non si accede al bonus. 

A questi poi si possono aggiungere i lavori trainati, categoria in cui rientra anche l’installazione di pannelli fotovoltaici

Chiaramente ci sono delle regole da rispettare: il superbonus si può utilizzare per il fotovoltaico solo:

  • sui condomini, sulle parti comuni dell’edificio;
  • sulle singole unità immobiliari che fanno parte del condominio stesso;
  • sugli edifici unifamiliari e sulle unità immobiliari indipendenti.

Ma ciò non significa che il fotovoltaico si possa piazzare solo sui tetti. Come chiarito dal Fisco, il superbonus per il fotovoltaico può essere utilizzato anche se l’installazione dell’impianto rinnovabile è effettuata su un’area di pertinenza del condominio, ad esempio le pensiline del parcheggio esterno.

E c’è anche un’altra condizione da rispettare: è necessario cedere al Gestore dei servizi energetici (GSE) l’energia non auto-consumata in sito o l’energia non condivisa per l’autoconsumo.

Superbonus per il fotovoltaico solo dopo l’accatastamento

Con la risposta n. 488 del 20 luglio 2021 il Fisco ha preso in esame il caso della possibilità di usare il superbonus per l'installazione di un impianto fotovoltaico su edifici di nuova costruzione.

L’accesso all’incentivo maggiorato, infatti, di norma è consentito per le opere realizzate su edifici già esistenti. Nel caso in questione - chiarisce invece il Fisco - l'installazione dell'impianto può beneficiare del superbonus, a condizione però che sia eseguita congiuntamente agli interventi "trainanti" ammessi all'agevolazione, prima dell'accatastamento dell'edificio e a condizione che le date delle spese sostenute per l'intervento trainato siano ricomprese nell'intervallo di tempo individuato dalla data di inizio e dalla data di fine dei lavori per la realizzazione degli interventi trainanti.

Superbonus anche per fotovoltaico sul tetto adiacente

In un intervento di riqualificazione energetica su un edificio detenuto in comodato d'uso, il titolare potrà beneficiare del superbonus anche per l’impianto solare fotovoltaico installato sul tetto del fabbricato attiguo. E’ quanto chiarisce il Fisco con la risposta 614 del settembre 2021

Superbonus fotovoltaico e cessione dell’energia al GSE

Si tratta di un passaggio su cui in molti si interrogano e oggetto di chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate solo nell’ambito della risposta 57/2022. Qui il Fisco ha fatto sapere che è possibile fruire del 110% “anche nelle more del perfezionamento del contratto col Gestore dei servizi energetici a condizione, tuttavia, di essere in possesso della comunicazione di accettazione dell'istanza”. 

Limiti di spesa 

Un chiarimento sui tetti di spesa è arrivato a maggio di quest'anno con la risposta n. 287-2022. Qui il Fisco conferma che, per l’installazione di pannelli solari, insieme a un ascensore per disabili, il limite di spesa è ridotto a 1.600 euro per kW.

Cosa succede se un'abitazione è divisa tra due comproprietari e uno di questi paga gli interventi mentre l'altro è titolare dell'utenza e della convenzione con il Gse?

Nel chiarimento contenuto nella risposta n. 545 del 4 novembre 2022 l’Agenzia delle entrate fa luce su un caso specifico: quello in cui il comproprietario di un immobile è anche il committente dei lavori, intestatario delle fatture e colui che ha effettuato i pagamenti, mentre l'utenza elettrica e il contratto con il GSE per l'energia non autoconsumata sono intestati all'altro comproprietario dell’unità, che è anche l’unico residente nell’abitazione.

In questo caso, chiarisce il Fisco, è possibile accedere al bonus 110%.

I chiarimenti del Fisco sul superbonus

Non solo superbonus: il tax credit per le batterie sugli impianti rinnovabili

Il 110 non è il solo incentivo in caso di installazione di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati con il superbonus. Dal 2022, infatti, è possibile utilizzare, ai fini IRPEF, un tax credit per le spese relative all'installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili. Spetta alle persone fisiche e riguarda le spese sostenute nel 2022, dal 1° gennaio al 31 dicembre.

L'istanza di accesso al tax credit va presentata a marzo 2023, per la precisione la finestra temporale si apre dal 1° marzo al 30 marzo 2023.

Per saperne di più sul credito d’imposta per le batterie sugli impianti rinnovabili

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