Covid-19: rimborso affitto per gli studenti fuori sede. Via agli avvisi regionali

Rimborso affitto studenti fuori sedeGli enti regionali per il diritto allo studio hanno tempo fino al 1° marzo per emanare i bandi di accesso ai rimborsi per le locazioni di immobili abitativi da parte di studenti universitari fuori sede. Per accedere agli avvisi bisogna avere un ISEE non superiore a 15mila euro.

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Le modalità attuative del rimborso dei canoni dei contratti di locazione corrisposti dagli studenti universitari per la durata dello stato di emergenza da Covid-19 nell’anno 2020 sono disciplinate dal decreto n. 57 del 14 gennaio 2021, pubblicato in questi giorni dal Ministero dell'università e della ricerca.

Studenti fuori sede: come richiedere il rimborso affitto per emergenza coronavirus

Per il 2020 il decreto Rilancio ha stanziato 20 milioni di euro - a valere sul Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione - per rimborsare agli studenti universitari fuori sede il canone dei contratti di locazione per tutto il periodo dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei Ministri il 31 gennaio 2020.

Le risorse sono state ripartite tra le regioni italiane dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti con decreto n. 343 del 12 agosto 2020.

La quota maggiore dei fondi va alla Lombardia (3.243.514 euro), seguita da Lazio (2.136.513 euro) e Campania (1.977.259 euro).

Adesso spetta alla singole regioni emanare - attraverso i rispettivi enti regionali per il diritto allo studio - gli avvisi per individuare gli studenti ammissibili al rimborso.

Nel dettaglio, gli avvisi dovranno:

  • essere emanati entro il 1 marzo 2021 e rimanere aperti per un periodo non inferiore a 45 giorni,
  • riportare i requisiti richiesti per accedere al beneficio, compreso il limite dell’indice della situazione economica equivalente (ISEE) per l’università non superiore a 15mila euro.

Gli studenti potranno avvalersi anche dell’ISEE corrente, ma non sarà possibile cumulare il beneficio con “altre forme di sostegno al diritto allo studio”, ossia eventuali sussidi per servizi abitativi anche sotto forma di contributo economico/borsa di studio.

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