UE: Strasburgo sceglie consorzio italiano per traduzioni in tempo reale

Parlamento UE - Image by stcrolard from PixabayIl Parlamento UE ha selezionato un consorzio italiano per trascrivere e tradurre automaticamente i dibattiti parlamentari, coprendo le 24 lingue ufficiali utilizzate dall’istituzione. Obiettivo: semplificare la comunicazione tra i membri del PE e rendere trasparenti le informazioni a tutti i cittadini dell'Unione.

Cloud, 5G e intelligenza artificiale per il futuro digitale dell'Europa post Covid-19

Il consorzio è guidato da Translated, società di traduzione con sede a Roma che ha aperto la strada all’uso dell’intelligenza artificiale per aiutare i traduttori professionisti. Tra i componenti di spicco dell'organismo anche la Fondazione Bruno Kessler (FBK), fra i più importanti centri di ricerca al mondo in Machine Translation (MT) e Automatic Speech Recognition (ASR), e PerVoice, azienda leader mondiale nelle tecnologie ASR, controllata da Almawave, società del Gruppo Almaviva. 

La nuova tecnologia made in Italy che ha conquistato Strasburgo mira a riconoscere il parlato, tradurlo in tempo reale e consentire di visualizzare i dialoghi in forma scritta. In questo modo sarà possibile facilitare la comunicazione tra rappresentanti delle istituzioni, oltre a rendere più accessibili le discussioni ai cittadini europei, incluse le persone sorde o con forti disabilità uditiva.

Traduzioni automatiche: come funziona la tecnologia made in Italy?

La soluzione sviluppata per il Parlamento europeo non è un semplice mix di tecnologie di riconoscimento vocale e machine translation, ma un nuovo sistema integrato in cui gli algoritmi apprendono costantemente, evitando così la propagazione delle imperfezioni. 

Durante le sessioni del parlamento, l'audio dei parlamentari verrà trascritto e tradotto in tempo reale, e reso accessibile su applicazioni web, mobile o qualsiasi device sviluppato da terze parti.

Il sistema ha una particolarità: sarà il primo a preservare il fattore umano nel processo di traduzione. I traduttori professionisti, infatti, potranno correggere le traduzioni mentre queste vengono prodotte e, parallelamente, il modello apprenderà e si adatterà in meno di un secondo, consentendo di migliorare la qualità progressivamente, mentre le sessioni parlamentari vanno avanti.

"Da oltre 20 anni l'innovazione è la forza trainante di PerVoice, con forti investimenti in ricerca e sviluppo per far evolvere le nostre applicazioni ASR", ha affermato Paolo Paravento, amministratore delegato di PerVoice. "Essere stati selezionati dal Parlamento europeo significa per noi aver dimostrato le elevate prestazioni delle nostre tecnologie, abbattendo le barriere linguistiche e consentendo la comunicazione tra le persone in tempo reale".

Il prossimo step si compierà entro i prossimi 12 mesi, quando il consorzio italiano rilascerà un prototipo che sarà testato da Strasburgo, insieme a un massimo di altre due soluzioni selezionate secondo le regole del bando di gara. Lo strumento meglio performante sarà confermato per i successivi due anni. 

Intelligenza artificiale: via al partenariato globale, Italia tra i membri

Questo sito web utilizza i cookie! Acconsenti ai nostri cookie, se continui ad utilizzare questo sito web.