Decreto Rilancio: le misure a sostegno delle famiglie italiane

DL Aprile: misure per le famiglie italianeDallo slittamento di un mese dei congedi parentali straordinari all'innalzamento del bonus baby sitter. Ecco una panoramica sui principali interventi della legge di conversione del decreto Rilancio approvata definitivamente dal Senato per sostenere le famiglie colpite dalla crisi Covid-19.

> Cosa prevede il decreto rilancio

Decreto Rilancio e famiglia

DL Rilancio: rinnovo congedi e bonus baby sitter

In sede di conversione in legge del decreto Rilancio il Parlamento ha arricchito le misure a sostegno delle famiglie italiane. Tra le novità spicca l'estensione dal 31 luglio al 31 agosto del periodo di congedo parentale straordinario, partito lo scorso 5 marzo, a seguito dell'adozione di misure di contenimento per la diffusione del coronavirus a livello nazionale e la chiusura di scuole di ogni ordine e grado.

Si tratta di un congedo speciale Inps, in aggiunta a quello ordinario, di 15 giorni per chi ha figli fino a 12 anni di età. L'indennità, pari al 50% della retribuzione, sarà da utilizzare tra mamma e papà che siano dipendenti di ditte private per un range temporale fino a 30 giorni (a testa). Nessun limite di età in caso di figli disabili. Il congedo speciale sarà riconosciuto anche se il lavoro viene svolto in modalità smart.

Inoltre, il decreto Rilancio conferma la possibilità per chi assiste persone disabili di chiedere ulteriori complessive 12 giornate usufruibili nei mesi di maggio e giugno 2020. 

L'alternativa alla fruizione del congedo parentale è il bonus baby sitter. Ufficialmente raddoppiato grazie alla manovra il bonus baby sitter consiste in un voucher, il cui limite massimo complessivo è aumentato da 600 euro a 1.200 euro al mese. L'agevolazione non è utile solo al pagamento delle baby sitter, regolarmente assunte, con la formula del libretto famiglia, ma anche per l’iscrizione ai centri estivi, ai servizi integrativi per l’infanzia, ai servizi socio educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.

Duplicata, passando da 1.000 euro a 2.000 euro, anche la cifra del buono nel caso di famiglie in cui un genitore appartenga alle categorie del personale sanitario e tecnico, ovvero dei ricercatori presso centri e istituti di ricerca  impegnati a contrastare il diffondersi del Covid-19. 

Centri estivi e servizi educativi

Estesa fino a 16 anni la fascia d'età dei giovani cui si rivolgeranno i centri estivi, che verranno potenziati dai Comuni tra giugno e settembre con le risorse del Fondo per le politiche della famiglia.

Le famiglie avranno la possibilità, per una parte o anche per tutto l'importo complessivamente spettante dei bonus baby sitter (al netto di quanto già utilizzato mediante libretto famiglia), di destinare una somma - che verrà accreditata direttamente al richiedente - per l’iscrizione ai centri estivi.

Per fruire del bonus centri estivi è necessario allegare l’iscrizione ai suddetti centri e strutture che offrono servizi integrativi per l'infanzia, indicando anche i periodi di iscrizione del minore al centro (minimo una settimana), che non potranno andare oltre la data del 31 luglio 2020. Inoltre, dovrà essere allegata anche la documentazione comprovante la spesa sostenuta con indicazione del relativo importo. La somma erogata sarà parametrata ai periodi di frequenza al centro estivo/servizio integrativo dichiarati nel modello di domanda. Nella procedura dovranno essere indicati la ragione sociale e la partita iva (o il codice fiscale) nonché il tipo di struttura.

Aumentano, inoltre, le risorse agli enti locali e alle famiglie per i servizi educativi. Nello specifico, il decreto stabilisce l’incremento pari a 150 milioni di euro del Fondo per le politiche della famiglia e la destinazione, per l’anno 2020, di una quota delle risorse ai comuni, per finanziare iniziative, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, volte a introdurre:

  • interventi per il potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività di bambini e bambine di età compresa fra i 3 e i 14 anni, per i mesi da giugno a settembre;
  • progetti volti a contrastare la povertà educativa e ad implementare le opportunità culturali e educative dei minori. 

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Disposizioni per disabilità e famiglia

Al fine di potenziare l'assistenza, i servizi e i progetti di vita indipendente per le persone con disabilità gravissima e non autosufficienti e per il sostegno di coloro che se ne prendono cura, in conseguenza della emergenza epidemiologica da Covid-19, il dl Rilancio prevede l'incremento del Fondo per le non autosufficienze di ulteriori 90 milioni di euro per l'anno 2020, di cui 20 milioni di euro destinati alla realizzazione di progetti di vita indipendente.

Cresce anche il Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, con ulteriori 20 milioni di euro per l'anno in corso, per soddisfare alcuni obiettivi: potenziare i percorsi di accompagnamento per l'uscita dal nucleo familiare di origine ovvero per la deistituzionalizzazione, gli interventi di supporto alla domiciliarità e i programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile.

Inoltre, è prevista l'istituzione di un Fondo di sostegno per le strutture semiresidenziali per persone con disabilità volto a garantire il riconoscimento di una indennità agli enti gestori delle strutture, nel limite di spesa di 40 milioni di euro per l'anno 2020.

Con il via libera del Senato alla legge di conversione del decreto Rilancio viene introdotta, in via sperimentale per il 2020, una misura diretta a rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena inclusione delle persone con disabilità nello svolgimento di attività sportive amatoriali. A tal fine, nei limiti di spesa di 5 milioni di euro, che vanno ad incrementare il Fondo sanitario nazionale, il Ssn provvede ad erogare, a persone con disabilità fisiche, ausili, ortesi e protesi degli arti inferiore e superiori a tecnologia avanzata. 

Inoltre, per tutta la durata dell'emergenza Covid-19, le persone con disabilità o con patologie che comunque le rendono più esposte a rischi in caso di contagio hanno diritto a pretendere di lavorare in smartworking, in tutti i casi in cui sia compatibile con le loro mansioni lavorative.  

Smart working e formazione a distanza

Oltre al rinnovo di misure già varate nel dl Cura Italia, il decreto Rilancio contiene anche altri strumenti che vanno sempre nella direzione di sostenere i genitori, come ad esempio la propensione verso la modalità di lavoro agile.

Dopo l’esperimento di massa effettuato per necessità durante i mesi di lockdown, circa il 50% dei dipendenti della Pubblica Amministrazione che svolgono attività eseguibili da remoto continueranno a lavorare in smart working fino al 31 dicembre 2020.

E' quanto previsto dalla legge di conversione del dl Rilancio, che introduce il "Piano organizzativo del lavoro agile" (POLA), con il quale dal primo gennaio 2021 la percentuale salirà ad almeno il 60%, è l'Osservatorio nazionale del lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche. 

Il dl Rilancio attiva, fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, la possibilità di lavorare in smart working, anche in assenza di accordi individuali, per i genitori lavoratori dipendenti del settore privato con figli fino ai 14 anni di età, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia un altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell'attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore.

La prestazione lavorativa in lavoro agile può essere svolta anche attraverso strumenti informatici nella disponibilità del dipendente qualora non siano forniti dal datore di lavoro.

Fino al 31 dicembre 2020, la modalità di lavoro agile potrà essere applicata dai datori di lavoro privati a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali previsti; gli obblighi di informativa saranno assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell'Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (INAIL).

Il decreto introduce anche misure dedicate agli studenti per la loro formazione a distanza. Questi ultimi, a causa del coronavirus, non hanno potuto partecipare alle attività didattiche dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale e dei sistemi regionali che realizzano percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, quindi le stesse attività potranno esser svolte con modalità da remoto.

Le novita’ per il mondo del lavoro previste dal Decreto Rilancio 

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Nuove risorse per le scuole 

Il dl Rilancio raddoppia i fondi per asili e scuole paritarie, si tratta di 300 milioni di euro che permetteranno di aiutare 12mila realtà. Arriveranno complessivamente 180 milioni alle scuole dell'infanzia (0-6 anni) e 120 milioni alle scuole paritarie.

Il decreto stabilisce poi che nel prossimo anno scolastico le classi delle elementari potranno avere anche meno di 15 alunni. Si tratta una deroga al "numero minimo e massimo di alunni per classe" anche per gli altri livelli di istruzione, qualora fosse necessario per rispettare le regole anti Covid. Previsti anche incarichi temporanei per docenti e personale Ata e la conclusione degli scrutini entro il termine delle lezioni. I contratti a tempo si interrompono in caso di sospensione dell'attività in presenza.

Il decreto Rilancio prevede l'istituzione del "Fondo per l'emergenza epidemiologica da COVID-19" che potrà contare su 377,6 milioni di euro nel 2020 e 600 milioni di euro nel 2021 per l’istruzione, con il vincolo di destinare le risorse alle misure di contenimento dell’epidemia nelle scuole statali.

Inoltre, il Fondo regionale, di cui all'articolo 12 del decreto legislativo 13 aprile 2017,  n. 65, verrà incrementato, per l’anno 2020, di 15 milioni di euro anche in conseguenza dell’emergenza epidemiologica.

Aggiunti 16mila posti in più per il concorso ordinario e straordinario dei docenti della scuola pubblica. In tutto saranno 78mila i posti finanziati per i concorsi scuola secondaria, a fronte dei 62mila precedenti. Di questi posti extra, 8mila saranno destinati al concorso straordinario ed altri 8mila al concorso ordinario.

Nel corso dell’anno scolastico 2020/2021, verranno stipulati contratti aggiuntivi a tempo determinato, fino al 31 dicembre 2020, con soggetti per lo svolgimento di servizi di pulizia e ausiliari nelle scuole, così come con assistenti tecnici. Prorogati, al massimo fino al 31 dicembre 2021, gli incarichi temporanei di livello dirigenziale non generale per le funzioni ispettive.

Per assicurare la ripresa dell’attività scolastica in condizioni di sicurezza e di garantire lo svolgimento dell’anno scolastico 2020-2021 in modo adeguato alla situazione epidemiologica, verrà incrementato il Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, di cui all’art. 1 comma 601 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, per una cifra pari a 331 milioni di euro nel 2020.

Decreto rilancio e scuola: 331 milioni per la ripresa delle lezioni in sicurezza

Le risorse saranno impiegate per le seguenti finalità:

  • acquisto di servizi professionali, di formazione e di assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per la didattica a distanza e per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica, di servizi di lavanderia, di rimozione e smaltimento di rifiuti;
  • acquisto di dispositivi di protezione e di materiali per l’igiene individuale e degli ambienti, nonché di ogni altro materiale, anche di consumo, in relazione all’emergenza epidemiologica da Covid-19;
  • interventi in favore della didattica degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali;
  • interventi utili a potenziare la didattica a distanza e a dotare le scuole e gli studenti degli strumenti necessari per la fruizione di modalità didattiche computabili con la situazione emergenziale nonché a favorire l’inclusione scolastica e ad adottare le misure che contrastino la dispersione;
  • acquisto e messa a disposizione, in particolare degli studenti meno abbienti, in comodato d'uso, di dispositivi digitali individuali e della necessaria connettività di rete per la fruizione della didattica a distanza nonché per favorire l’inclusione scolastica e adottare misure che contrastino la dispersione;
  •  acquisto e utilizzo di strumenti editoriali e didattici innovativi;
  • adattamento degli spazi interni ed esterni e la loro dotazione allo svolgimento dell’attività didattica in condizioni di sicurezza, inclusi interventi di piccola manutenzione, di pulizia straordinaria e sanificazione, nonché interventi di realizzazione, adeguamento e manutenzione dei laboratori didattici, delle palestre, di ambienti didattici innovativi, di sistemi di sorveglianza e dell’infrastruttura informatica.

Inoltre, al fine di porre rimedio a una storica carenza del sistema scolastico nazionale dal punto di vista dell'innovazione tecnologica, si prevede l'autorizzazione di una spesa pari a 10 milioni di euro per gli anni 2020 e 2021.

Queste risorse verranno impiegate nella creazione di un sistema informativo integrato, utile per il supporto alle decisioni nel settore dell’istruzione scolastica, per la raccolta, la sistematizzazione e l’analisi multidimensionale dei relativi dati, per la previsione di lungo periodo della spesa per il personale scolastico, nonché per il supporto alla gestione giuridica ed economica del predetto personale, anche attraverso le tecnologie dell’intelligenza artificiale e per la didattica a distanza.

A proposito dell'anno scolastico 2019-2020, il decreto prevede, inoltre, lo stanziamento di 39,3 milioni di euro per assicurare alle istituzioni scolastiche statali e paritarie, nell’ambito delle attività in presenza connesse all’espletamento dell’esame di stato, di effettuare interventi di pulizia, nonché di poter acquistare dispositivi di protezione individuali da mettere a disposizione degli studenti e del personale scolastico coinvolto.

Infine, viene riconosciuto per il 2020 un contributo per le spese sostenute per la frequenza di cori, bande e scuole di musica, nel limite di spesa di 10 milioni di euro. In particolare, il contributo è riconosciuto, per un importo non superiore a 200 euro, ai nuclei familiari con un ISEE non superiore a 30mila euro, per le spese sostenute per:

  • frequenza di lezioni di musica presso scuole di musica iscritte nei registri regionali da parte di minori di 16 anni già iscritti alle medesime scuole alla data del 23 febbraio 2020; 
  • frequenza di cori, bande e scuole di musica, riconosciuti da una pubblica amministrazione. 

Fondi donne vittime di violenze e discriminazione 

Per il 2020, il dl Rilancio integra, con 3 milioni di euro, il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Le risorse incrementali sono finalizzate a contenere i gravi effetti economici derivanti dal Covid-19 sulle donne in condizione di maggiore vulnerabilità e a favorire, attraverso l’indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà. 

Incrementato il budget complessivo, con una somma pari a 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021, a valere sul Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Questa dotazione sarà impiegata per il finanziamento di politiche per la prevenzione e il contrasto della violenza per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere e per il sostegno delle vittime. 

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