UE: verso l'approvazione della Direttiva europea sui pagamenti tardivi nelle transazioni

Parlamento europeo - foto di Rama
Presentato il rapporto provvisorio del Parlamento europeo rispetto alla  Direttiva europea sui pagamenti tardivi nelle transazioni commerciali, già discussa lo scorso 4 novembre 2009 dalla Commissione per il Mercato Interno. Dalla relazione emerge che il ritardo nei pagamenti provoca numerosi problemi alle aziende europee, soprattutto in termini di disponibilità di risorse. Il Parlamento ha confermato ancora una volta che tra i principali responsabili dei ritardi figurano le pubbliche amministrazioni, per le quali sono state proposte scadenze specifiche nel saldo dei conti.
L'autrice del rapporto, Barbara Weiler, capofila della Commissione per il Mercato Interno, ha riconosciuto l'importanza della distinzione tra soggetti pubblici e privati, ma ha sottolineato la necessità di imporre sanzioni uguali ad entrambe i soggetti.
 
Inoltre, il Commissario ha proposto l'adozione di una "scala mobile", rispetto alla quale il soggetto debitore dovrà:
  • pagare il 2% della somma dovuta nel momento in cui maturano gli interessi;
  • pagare il 4% della somma dovuta a partire dal 45° giorno successivo a tale data;
  • pagare il 5% della somma dovuta a partire dal 60° giorno successivo a tale data.
In base al rapporto, la sanzione non dovrà superare i 50.000 euro.
 
Rispetto alle scadenze per i pagamenti, il Commissario ha ribadito che le pubbliche amministrazioni dovrebbero saldare i propri conti entro 30 giorni dalla fatturazione,  ma ha anche condiviso l'idea di derogare la scadenza a 60 giorni, per agevolare le autorità pubbliche attive nel settore sanitario.
 
Nel rapporto viene anche estesa la definizione di autorità pubbliche, al fine di includere le imprese pubbliche attive in settori d'interesse generale (energia, acqua, trasporti e servizio postale).
 
Gli europarlamentari, infine, hanno suggerito l'introduzione di "pagamenti sfalsati" (già utilizzati nel settore edile) per migliorare la fluidità di cassa delle imprese.
 
La Commissione per il Mercato Interno e per la Protezione del Consumatore avrà la possibilità di emendare il rapporto provvisorio fino al 2 marzo 2010.
 
Il voto finale si svolegerà ad aprile, al quale seguirà la seduta plenaria nel mese di maggio.
 

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