Housing sociale: in Gazzetta il DM che ripartisce i fondi tra le Regioni

Edilizia sociale: photocredit giRRbi da Wikipedia under creative commonsCon la pubblicazione del Decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) in Gazzetta ufficiale diventa effettiva la ripartizione tra le Regioni dei 250 milioni di euro destinati ai programmi di edilizia residenziale sociale.

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Dopo l'intesa del 20 giugno scorso tra il MIT e la Conferenza unificata sul contenuto del Programma integrato di edilizia residenziale sociale e sulla ripartizione dei fondi a livello territoriale, il testo del decreto ministeriale approvato il 4 luglio scorso - contentente lo schema di riparto dei 250 milioni di euro tra le Regioni - approda finalmente in Gazzetta ufficiale.

In particolare il decreto stabilisce la possibilità:

  • di presentare le proposte da ammettere a finanziamento, anche agli ex Iacp competenti per territorio;
  • di finanziare più di due proposte di intervento nelle Regioni assegnatarie di importi superiori a 10 milioni di euro;
  • di sottoporre ad intesa della Conferenza unificata il decreto interministeriale di approvazione dell’elenco dei Comuni ammessi a finanziamento.

Con la pubblicazione del decreto in Gazzetta, entra quindi nel vivo il Programma di housing sociale che permetterà di migliorare e allargare l'offerta di edilizia residenziale sociale nel Paese, attraverso la realizzazione di interventi di riorganizzazione e rigenerazione urbana che includeranno anche la messa in sicurezza degli edifici esistenti, agendo sia in termini di riqualificazione antisismica, sia sul versante dell’efficientamento impiantistico.

Il Programma di edilizia sociale

Il Programma elaborato dal MIT rientra nel più vasto piano decennale per l’edilizia residenziale che è in capo al Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), a cui è demandato il compito di indicare gli indirizzi programmatici ed in particolare:

  • determinare le linee di intervento;
  • quantificare le risorse finanziarie necessarie;
  • determinare i criteri generali per la ripartizione delle risorse tra i vari settori d’intervento;
  • indicare i criteri per la ripartizione delle risorse tra le Regioni;
  • determinare le quote da destinare, tra gli altri, ai programmi di sperimentazione nel settore dell’edilizia residenziale pubblica.

E proprio a quest'ultima fattispecie appartiene il programma approdato in GURI che si pone, come obiettivo sperimentale, quello del “consumo di suolo zero”.

Esso è, infatti, finalizzato a innescare processi rigenerativi di edifici per lo più esistenti, prevedendo soltanto in modo residuo la costruzione di nuovi immobili. Si tratta, inoltre, di interventi che mirano non solo ad una sostenibilità edilizia incentrata sul risparmio di suolo, ma anche all'efficientamento energetico degli edifici in linea con la normativa europea.

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Il riparto dei fondi tra le Regioni e i prossimi step

La ripartizione delle risorse tra le amministrazioni regionali è stata effettuata dal MIT sulla base di tre indicatori:

  • la popolazione residente da ultimo aggiornamento ISTAT - peso 20%;
  • il numero di domande di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata inevase al 1 gennaio 2016 - peso 40%;
  • le famiglie in affitto da ultimo aggiornamento ISTAT - peso 40%.

Sulla base dei dati comunicati al Ministero, i 250 milioni di euro previsti dal programma sono stati quindi distribuiti sul territorio nazionale in base alle necessità provenienti dalle singole Regioni, dando luogo alla seguente ripartizione:

  • Piemonte: oltre 20,9 milioni euro;
  • Valle D’Aosta: oltre 450 mila euro;
  • Lombardia: oltre 47,7 milioni euro;
  • Provincia autonoma di Trento: oltre 2,5 milioni euro;
  • Provincia autonoma di Bolzano: oltre 3,1 milioni euro;
  • Veneto: oltre 16 milioni euro;
  • Friuli Venezia Giulia: oltre 5,8 milioni euro;
  • Liguria: oltre 7,5 milioni euro;
  • Emilia-Romagna: oltre 20,8  milioni euro;
  • Toscana: oltre 17 milioni euro;
  • Umbria: oltre 3,2 milioni euro;
  • Marche: oltre 4,8 milioni euro;
  • Lazio: oltre 21,8 milioni euro;
  • Abruzzo: oltre 3,2 milioni euro;
  • Molise: oltre 617 mila euro;
  • Campania: oltre 21, 4 milioni euro;
  • Puglia: oltre 14,1 milioni euro;
  • Basilicata: oltre 2,4 milioni euro;
  • Calabria: oltre 7,4 milioni euro;
  • Sicilia: oltre 22,6 milioni euro;
  • Sardegna: oltre 5,8 milioni euro.

La palla passa adesso alle Regioni che dovranno individuare i Comuni che potranno presentare le proposte di intervento. La selezione avverrà sulla base di indicatori che siano coerenti con le singole programmazioni regionali in materia di edilizia sociale e che siano capaci di  rappresentare il disagio abitativo, sociale ed economico delle singole aree.

Le Regioni trasmetteranno quindi le liste degli Enti locali al MIT che, di concerto con il Ministero dell’Economia (MEF), approverà l’elenco dei Comuni ammessi al finanziamento e, con lo stesso decreto, definirà anche le procedure, le tempistiche e le modalità di monitoraggio del Programma.

> Consulta il decreto di ripartizione risorse - GURI n. 200 del 27 agosto 2019

Photocredit: giRRbi da Wikipedia under creative commons

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