Siccita' – aumento anticipi PAC per imprese agricole in difficolta'

Politica Agricola Comune - PACIl Comitato Pagamenti diretti e sviluppo rurale della Commissione europea ha approvato l'incremento degli anticipi dei fondi UE della Politica Agricola Comune (PAC) a favore degli agricoltori colpiti dalla siccità nel secondo semestre 2017 e nei primi sei mesi del 2018.

La proposta della Commissione per la PAC post 2020

Gli agricoltori europei potranno ricevere in anticipo fino al 70% dei pagamenti diretti della Politica Agricola Comune (PAC) e all'85% dei contributi dei bandi PSR per le misure a superficie e potranno contare su una maggiore flessibilità nell'utilizzo dei terreni che normalmente non sarebbero destinati alla produzione per via dei vincoli del greening.

E' la risposta della Commissione europea alla prolungata situazione di siccità che in diversi Paesi dell'UE ha compromesso la produzione di seminativi e di mangimi, con danni per il reddito di agricoltori e allevatori e per il benessere degli animali.

Fondi europei - bandi PSR

Le misure previste dalla PAC

In base alle vigenti norme sugli aiuti di Stato in agricoltura, le imprese possono ricevere un aiuto fino all'80% dei danni causati dalla siccità (o fino al 90% in zone sottoposte a vincoli naturali), in presenza di determinate condizioni specifiche.

Il risarcimento per il danno può anche essere concesso anche senza obbligo di notifica alla Commissione e gli Stati membri possono concedere aiuti fino a 15mila euro per agricoltore su un periodo di tre anni.

Quanto allo Sviluppo rurale, l'attuale normativa della PAC prevede che gli Stati membri possano modificare i propri PSR una volta all'anno per includere una di queste misure:

  • qualora uno Stato membro riconosca la situazione di siccità come una "catastrofe naturale", può fornire un sostegno fino al 100% dei costi per il ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato e la misura può essere attivata retroattivamente;
  • gli agricoltori possono notificare alle rispettive autorità nazionali i casi di circostanze eccezionali e possono essere esonerati dallo Stato membro dagli impegni assunti nell'ambito di vari regimi;
  • i Paesi UE possono sostenere gli agricoltori che subiscono una perdita di reddito superiore al 30% del reddito medio annuo e contribuire finanziariamente ai fondi comuni di investimento per pagare le compensazioni alle imprese colpite dalle calamità naturali.

Pagamenti anticipati e deroghe al greening

Oltre al sostegno previsto dalla legislazione sulla PAC, il Comitato Pagamenti diretti e sviluppo rurale della Commissione europea ha approvato l'aumento degli importi dei pagamenti anticipati, per cui gli agricoltori saranno in grado di ricevere fino al 70% del loro pagamento diretto e fino all'85% dei contributi nell'ambito dei bandi PSR già a metà ottobre 2018, invece di aspettare fino a dicembre, così da migliorare la loro situazione di cassa.

Oltre a intervenire sui tempi di assegnazione dei fondi UE, la Commissione ha previsto anche deroghe a specifiche esigenze di inverdimento (greening), in particolare la diversificazione delle colture e le norme relative alle aree di interesse ecologico sui terreni a riposo, per consentire che tali terreni siano utilizzati per la produzione di mangimi per animali.

Soddisfatto il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio: "Bruxelles ha tenuto conto delle nostre richieste avanzate lo scorso agosto per sostenere i proprietari delle piccole e medie aziende agricole che hanno sofferto per la siccità che ha colpito il nostro Paese", ha dichiarato.

La decisione UE sarà pubblicata nei prossimi giorni. A quel punto AGEA e gli altri Organismi pagatori regionali potranno procedere all'erogazione degli anticipi maggiorati a partire dal 16 ottobre 2018, a valere sul bilancio UE 2019.  

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