Abruzzo: da UE 35 milioni di euro per le imprese che hanno subito danni dal sisma

Abruzzo, terremoto del 6 aprile - foto di enpasedecentraleLa Commissione europea, dopo aver valutato positivamente la richiesta della Regione Abruzzo ricevuta il 28 luglio, ha stanziato 35 milioni di euro in favore delle imprese e dei titolari di partita Iva che hanno subito danni dal sisma del 6 aprile, assumendo, in ottemperanza con l'art. 87. 2b del trattato CE, le vesti di aiuto di Stato che verrà gestito direttamente dalla Regione stessa. Il risarcimento può essere erogato fino al 31 dicembre 2013.

Nello specifico, della decisione della Commissione europea potranno beneficiare le imprese che hanno sede nei comuni della Regione Abruzzo individuati come "cratere" nelle ordinanze della Protezione civile.

Gli aiuti si applicano a tutti i settori economici, dalle imprese agli artigiani, dai professionisti ai commercianti, ad eccezione di quelle operano nella produzione di prodotti agricoli, che invece potranno contare su altri fondi.

Dal punto di vista tecnico, la decisione della Commissione europea fa riferimento alla risarcibilità dei danni materiali e danni economici provocati dal sisma:

  • per i danni materiali è previsto un contributo a copertura dei danni subiti ai beni mobili e immobili, compreso le scorte, pari al 100% del valore del danno subito fino a un massimo di 5 milioni di euro;
  • per i danni economici è previsto un contributo a copertura dei danni subiti per la sospensione dell'attività d'impresa per il periodo necessario ad eseguire i lavori di riparazione dell'edificio sede dell'attività stessa e per interventi necessari per rimuovere le cause di impedimento alla riattivazione dell'impresa;
  • è previsto, in alternativa, un contributo a copertura del 100% dei costi di trasferimento della sede o dell'unità produttiva nello stesso comune o in altri comuni facente parte del "cratere".

"A questo fondo - ha spiegato meglio il presidente della regione Gianni Chiodi - si aggiungono gli 85 milioni di euro stanziati dalla Regione con la rimodulazione dei fondi Fesr e l'impegno alla conclusione favorevole dei tavoli sollecitati dalla Regione per il Fondo di solidarietà regionale a valere su fondi Fas e sui Por in sede di Conferenza delle regioni".

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