Small Business Act: le misure adottate e i risultati ottenuti

parlamento europeoLe istituzioni europee e i governi pensano in "piccolo", ma con scarsi risultati. E' quanto emerge da uno studio condotto dall’Ueapme, associazione che rappresenta le piccole e medie imprese europee, che ha analizzato le misure adottate a livello europeo a sostegno delle Pmi e gli effetti concreti che queste hanno avuto sulla piccola imprenditoria.

L’Ueapme, organizzazione che da voce alle Pmi sulla scena europea,  ha pubblicato i risultati di uno studio che analizza in che misura le istituzioni europee e nazionali abbiano attuato gli impegni assunti con lo Small business act, per quali aree sono state prese iniziative legislative lo scorso anno e l’impatto delle misure adottate sulle piccole e medie imprese.

Lo Small business act sancisce i dieci principi che dovrebbero delineare la formulazione e l’attuazione di politiche a sostegno delle piccole e medie imprese sia a livello nazionale che europeo, oltre che una serie di misure che permettano di tradurre in azione i principi sottoscritti dai Ventisette paesi membri dell'Ue.

La ricerca ha analizzato le misure adottate e con gli effetti che queste misure hanno avuto in diciotto stati membri, ossia l’Ue-15 più  Repubblica ceca, Ungheria e Polonia.  Stando ai risultati· pubblicati dall’associazione, governi e istituzioni Ue si sono dati da fare nel portare avanti iniziative e decisioni politiche legate allo Sba, ma i risultati ottenuti sono stati giudicati deludenti dalla maggior parte degli imprenditori del Vecchio Continente. “Questo dimostra”, ha riferito Gerhard Huemer, direttore dell’unita’ di ricerca dell’ UEAPME, “una politica sulle Pmi perché sia di successo deve essere fondata su un ottima conoscenza della piccola imprenditoria, dei bisogni reali, un livello che ancora non è stato raggiunto in questo stadio”.

Le amministrazioni nazionali, secondo quanto riferisce Ueapme, sono molto poco attive nel proporre una legislazione che permetta agli imprenditori in stato di insolvenza di avere rapidamente una seconda possibilità per rimettersi in carreggiata. Altro neo nell'attuazione a livello nazionale dello Sba è la mancanza di politiche che garantiscano l’accesso delle Pmi agli appalti pubblici.

Ampie le differenze registrate nelle performance dei diversi stati membri nell’attuazione dello Sba: Repubblica ceca, Danimarca e Regno Unito sono i paesi modello per l’alacrità dimostrata nell’attuazione di iniziative e politiche ispirate al decalogo dedicato alle imprese. L’Italia, con un indice di attuazione degli impegni assunti con lo Sba del 45,7%, è appena sotto la media europea del 48%.

Lo studio non promuove nemmeno le istituzioni europee. Il Parlamento europeo è particolarmente prolifico per le misure amministrative e di sostegno all’industria, ma fa peggio sul lato della legislazione. Gli eurodeputati hanno proposto nel corso della legislatura una serie di emendamenti, quali quelli a difesa dei consumatori, dell’ambiente e dei lavoratori, che non sono giudicati ‘favorevoli alle Pmi’ secondo il giudizio degli esperti nazionali interpellati. Al contrario, la Commissione europea è campione nella difesa degli interessi delle Pmi se si guarda alla legislazione proposta; l’esecutivo dovrebbe lavorare più assiduamente sul lato dell'amministrazione, vale a dire una semplificazione per gli accessi ai fondi stanziati dall'Unione europea.

(Maria Cristina Nanni )

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