Manovra: Monti vara il Decreto salva Italia

Mario Monti al convegno EurActiv.itCosì è stato definito dal Professor Monti il decreto legge che contiene "Disposizioni urgenti per l'equità, il rigore e la crescita" della nazione, facendo riferimento ad altri provvedimenti che in passato hanno salvato situazioni particolari del nostro paese, mentre questo affronta la crisi forse più grave degli ultimi 60 anni.

L'attenzione dei media in questi giorni si è concentrata sopratutto su pensioni e nuove tasse, provvedimenti di forte impatto sulle finanze dei cittadini, per cui è generalizzata la preoccupazione che tali azioni avranno sui consumi e sulle conseguenti effettive possibilità di ripresa e di sviluppo dell'Italia. Il presidente del consiglio ha dichiarato di aver rinunciato al suo compenso per avviare i tagli ai costi della politica, che riguarderanno subito anche le province ed altri enti.

Non è stato confermato l'aumento dell'aliquota Irpef dal 43% al 46%, mentre è incisiva l'imposta sul patrimonio immobiliare e l'incremento dei ticket sanitari per far fronte alle carenze di bilancio. Anche l'Iva sarà aumentata a partire dal 2012.

Il ministro Passera ha poi illustrato - sempre nella conferenza stampa successiva al consiglio dei ministri - i provvedimenti per la crescita, confermando invece quasi integralmente le principali indiscrezioni trapelate su giornali e televisioni: bonus capitalizzazione imprese, defiscalizzazione Irap, nuove risorse per il Fondo di garanzia dei crediti alle imprese, rivitalizzazione dell'ICE, proroga bonus efficienza energetica.

Di seguito, le principali misure della manovra:

  • tagli dei costi della politica.
    In particolare, per quanto riguarda le Province, si prevede una riduzione del numero dei componenti dei consigli provinciali e la soppressione di tutte le giunte provinciali; competenze, soldi e dipendenti passeranno a Regioni e Comuni.
    Si stabilisce, inoltre il “principio della gratuità” delle cariche elettive negli organi territoriali non previste dalla Costituzione che si considerano a titolo onorifico (visto che Regioni, Province e Comuni sono citati nell’articolo 114, la norma potrebbe interessare altri organismi quali le Comunità montane, le Autorità di bacino, ecc.).
    Per quanto riguarda gli enti previdenziali ENPALS e INPDAP, rispettivamente per i lavoratori dello spettacolo e per i dipendenti della pubblica amministrazione, la manovra prevede la loro soppressione, demandando all’INPS funzioni e personale.
    In materia di Authorities, che attualmente vigilano su diversi settori della vita economica del Paese, il governo ha deciso di ridurre, quasi della metà, i commissari di ciascuna (si passa, complessivamente, da 50 a 28). Gli organismi interessati sono l’Agcom, l’Autorità che vigila sui contratti pubblici, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, l’Antitrust, la Consob, l’Isvap, la Commissione per la vigilanza sui fondi pensione, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche e la Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
    Per promuovere l'internazionalizzazione delle imprese, è stata, infine, stabilita la ricostituzione dell’Ice, l'Istituto per il commercio estero, salvato in extremis dalla chiusura con la sola riduzione del personale.

  • incremento dallo 0,9% all'1,23% dell'addizionale regionale IRPEF minima (in luogo dell'aggravio dell'Imposta sul reddito delle persone fisiche per i più ricchi)

  • aumento dell’Iva a partire dalla seconda metà del 2012: l’aliquota del 21% passa al 23%, mentre quella del 10% sarà innalzata di un solo punto percentuale;

  • tassa sulla casa, che ora non si chiama più Ici, bensì Imu. L’aliquota stabilita è dello 0,4% sulla prima abitazione e dello 0,76% a partire dalla seconda in poi, mentre si prevede una rivalutazione delle rendite catastali fino al 60%. In cantiere, infine, un nuovo tributo su rifiuti e servizi sostitutivo della Tarsu (a partire dal 1° gennaio 2012);

  • lotta all’evasione, attraverso la tracciabilità delle operazioni dai 1.000 euro in su e il carcere per chi fornisce all’amministrazione informazioni non rispondenti al vero (a partire dal 1° gennaio 2012);

  • prelievo una-tantum dell'1,5% per i capitali rientrati in Italia grazie allo scudo fiscale (entrata in vigore immediata) e tassazione sui beni di lusso (autovetture, imbarcazioni da diporto e aereomobili privati, a partire dal 1° gennaio 2012);

  • liberalizzazioni per la vendita di farmaci, per i trasporti, per gli orari degli esercizi commerciali e potenziamento delle funzioni dell'Antitrust (entrata in vigore immediata);

  • riforma del sistema previdenziale: a partire dal 1° gennaio 2012 le donne potranno andare in pensione con 41 anni di contributi, gli uomini con 42. L’età minima richiesta per il pensionamento sale a 62 anni per le donne e 66 per gli uomini. Almeno per i primi due anni, l’adeguamento al costo della vita è previsto esclusivamente per le pensioni minime. Viene inoltre soppresso il sistema retributivo;

  • incentivi all’occupazione e alla competitività delle imprese, attraverso la totale deducibilità dell’IRAP sul costo del lavoro, ai fini IRES e IRPEF, per chi assume donne e giovani e l’introduzione del meccanismo ACE, che favorisce fiscalmente la raccolta di capitale di rischio per sostenere la patrimonializzazione delle imprese (entrata in vigore immediata);

  • rifinanziamento del Fondo di Garanzia delle Pmi per circa 300 milioni di euro;

  • possibilità, per lo Stato, di farsi garante per bond e passività, con l’obiettivo di risolvere problemi di liquidità delle banche. Pertanto, fino al 30 giugno 2012, il Ministero dell’Economia viene autorizzato a concedere la garanzia dello Stato sulle passività delle banche italiane, con scadenza da tre mesi fino a cinque anni o, a partire dal 1° gennaio 2012, a sette anni per le obbligazioni bancarie garantite.

Previsti, infine, provvedimenti in materia di energia, prorogando di tre anni le agevolazioni a sostegno degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, nonché specifiche misure di crescita dedicate al Mezzogiorno, per cui si prevedono interventi per ottimizzare l’utilizzo dei fondi strutturali europei.

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