Reddito di cittadinanza: INPS, chiarimenti sulle modalita' di decurtazione

 

Roma, 04/02/2019 - Il Vice Presidente Luigi Di Maio presenta il sito ufficiale e la card del Reddito di Cittadinanza - photo credit Presidenza Consiglio dei MinistriDopo l'entrata in vigore del decreto che chiarisce in che modo verranno gestite le somme di denaro non spese relative al reddito di cittadinanza, l'INPS illustra le modalità di attuazione delle decurtazioni sulla Carta Rdc.

Legge Bilancio 2019 - il testo del decreto su reddito cittadinanza e Quota 100 

Con il decreto del 2 marzo 2020, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 30 giugno 2020, il Ministero del lavoro ha fornito un quadro riassuntivo in merito alle modalità di fruizione delle risorse non utilizzate spettanti ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza, tramite lo strumento della Carta Rdc.

Successivamente, con il messaggio n. 2975 del 2020, l’INPS ha illustrato le modalità di attuazione delle decurtazioni e chiarito la disciplina comune da applicare in caso di interruzione nell’erogazione o cessazione del Reddito o della Pensione di Cittadinanza. Il beneficio economico viene ordinariamente fruito entro il mese successivo a quello di erogazione. Sono previsti, tuttavia, due diversi meccanismi di decurtazione del Reddito e della Pensione di Cittadinanza: la decurtazione mensile e quella semestrale.

Reddito e Pensione di cittadinanze: i chiarimenti dell'INPS

Decurtazione mensile

La decurtazione mensile prevede che l’ammontare del beneficio non speso, ovvero non prelevato dai beneficiari della Carta Rdc, venga sottratto nella mensilità successiva a quella in cui il beneficio non è stato interamente speso.

La verifica dell’effettiva spesa mensile viene effettuata attraverso il confronto tra il saldo disponibile sulla Carta Rdc nell’ultimo giorno di ciascun mese, al netto degli eventuali arretrati erogati nel semestre in corso e in quello precedente, e il valore del beneficio mensile effettivamente erogato nel mese.

Nel caso in cui il valore del saldo, sia superiore al valore del beneficio erogato, la differenza è integralmente sottratta dal beneficio erogato nel mese successivo, ovvero, se non capiente, dalla disponibilità della carta fino a capienza.

La decurtazione si effettua tenendo conto di due diversi limiti:

  • il limite massimo dell’importo sottratto non può, in ogni caso, superare il 20% del beneficio mensile erogato e non speso;
  • la decurtazione non opera se l’importo risulta inferiore al 20% del beneficio minimo, pari a 8 euro.

Decurtazione semestrale

Le modalità di attuazione della decurtazione semestrale prevede che, al termine del periodo di riferimento, venga considerato il valore del saldo al netto degli arretrati erogati nel corso dello stesso semestre di riferimento e al netto del valore del beneficio mensile effettivamente erogato nell’ultimo mese del semestre e dell'eventuale importo da sottrarre dalla disponibilità della carta.

Nel caso in cui il valore del saldo sia superiore al valore del beneficio mensile massimo percepito nel semestre, la differenza tra i due valori è integralmente sottratta dal beneficio erogato nel mese successivo ovvero, se non capiente, dalla disponibilità della carta fino a capienza.

Anche in questo caso la decurtazione non opera se di ammontare inferiore al 20% del beneficio minimo, pari a 8 euro.

Il semestre di erogazione del beneficio è individuato a partire dalla prima erogazione utile del corrente mese di luglio e, pertanto, la prima verifica della spesa semestrale avverrà al 31 gennaio 2021, con applicazione delle eventuali decurtazioni sulla mensilità del successivo mese di febbraio 2021.

Interruzione nell’erogazione o cessazione del beneficio

Nel messaggio, inoltre, l'Istituto fornisce dei chiarimenti in merito all'esonero delle decurtazioni nei casi di interruzione nell’erogazione del beneficio o della sospensione della stessa.

In particolare, in caso di interruzione delle erogazioni per rinnovo del Rdc ovvero di decurtazione di intere mensilità di beneficio, nonché di sospensione delle erogazioni del beneficio per altra motivazione, le decurtazioni mensili e semestrali sono sottratte dal beneficio spettante nel primo mese successivo alla sospensione ovvero, se non capiente, dalla disponibilità della carta fino a capienza.

In caso di cessazione del beneficio, invece, decorso un semestre dall’ultima erogazione, il Gestore della carta provvede in ogni caso alla disattivazione della stessa, indipendentemente dalla presenza di disponibilità residue.

Reddito di cittadinanza: che fine fanno le somme non spese?

L'ammontare delle risorse non spese o non prelevate dai beneficiari della Carta Rdc verrà sottratto, nei limiti del 20% delle risorse erogate, nella mensilità successiva a quella in cui il beneficio non è stato interamente speso.

Per calcolare l'importo da sottrarre si confronta il valore del saldo nell'ultimo giorno di ciascun mese, al netto degli arretrati erogati nel semestre in corso e in quello precedente, con il valore del beneficio mensile effettivamente fruito nel medesimo mese. Nel caso in cui il valore del saldo sia superiore al valore del beneficio erogato, la differenza tra i due valori sarà integralmente sottratta dalla somma data nel mese successivo, ovvero dalla disponibilità della carta fino a capienza.

A proposito di decurtazioni semestrali, invece, verrà sottratto dalla disponibilità della Carta Rdc l'ammontare complessivo non speso ovvero non prelevato nel semestre, fatta eccezione per una mensilità di beneficio riconosciuto.

Cos'è il Reddito di cittadinanza?

Il Reddito di Cittadinanza rappresenta la principale misura di politica attiva del lavoro, di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale prevista dalla Legge di Bilancio 2019.

Si tratta di un sussidio, promosso a partire dal 6 marzo 2019, che il governo ha destinato a tutte quelle famiglie che si trovano in difficoltà o sono prive di reddito e che va ad integrare i redditi familiari per un certo periodo di tempo.

Questo strumento, infatti, prevede l'erogazione di un beneficio economico, su base annua, composto da due elementi:

  • una componente ad integrazione del reddito familiare, fino alla soglia di 6.000 euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza; per la Pensione di cittadinanza questa soglia è incrementata a 7.560 euro;
  • una componente ad integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione in locazione, pari all’ammontare del canone annuo previsto nel contratto in locazione, come dichiarato a fini ISEE, fino ad un massimo di 3.360 euro annui. Per la Pensione di cittadinanza questo massimale il massimale è pari ad euro 1.800 annui.

L’importo complessivo, sommate le due componenti, non può comunque superare i 9.360 euro annui (780 euro mensili), moltiplicati per la scala di equivalenza e ridotti per il valore del reddito familiare.

L’erogazione del beneficio è condizionata alla dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, da parte dei componenti maggiorenni del nucleo familiare, e all’adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale.

Come presentare la domanda e ricevere la Carta Rdc

A causa dell’emergenza Covid-19, l’Inps consente ai cittadini di trasmettere la domanda del Reddito di Cittadinanza anche attraverso il proprio sito istituzionale, nella sezione "reddito di cittadinanza/pensione di cittadinanza" procedendo come per tutte le richieste di prestazione che possono essere richieste all’Istituto, autenticandosi con PIN dispositivo, SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica.

In alternativa, è possibile presentare la domanda presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) o, dopo il quinto giorno di ciascun mese, presso gli uffici postali.

Le informazioni contenute nella domanda sono comunicate all’INPS entro 10 giorni lavorativi dalla richiesta. L’INPS, entro i successivi 5 giorni, verifica il possesso dei requisiti sulla base delle informazioni disponibili nei propri archivi e in quelle delle amministrazioni collegate e, in caso di esito positivo, riconosce il beneficio che sarà erogato attraverso un’apposita carta di pagamento elettronica (Carta Reddito di cittadinanza) che, attualmente, viene emessa da Poste Italiane.

La Carta Rdc consente di...

Oltre all’acquisto di beni e servizi di base, la card consente di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile non superiore a 100 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo (incrementata in base al numero di componenti il nucleo) ed effettuare un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario che ha concesso il mutuo.

A questo si aggiungono anche:

  • la possibilità di pagare tutte le utenze domestiche ed altri servizi quali, a titolo esemplificativo, le mense scolastiche, presso gli Uffici Postali (con bollettini o MAV postali) e presso tutti gli esercizi commerciali abilitati (tabaccai, i supermercati, bar, ecc.);
  • fino al 31 luglio 2020, la Carta è utilizzabile sul sito Poste.it per pagare le bollette di utenze domestiche (es luce, gas).

La Carta può essere utilizzata, inoltre, per l'acquisto di generi alimentari, per il pagamento delle bollette energetiche e delle forniture di gas, ma anche per tutte le altre esigenze dei beneficiari, con una serie di eccezioni

  • giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità;
  • acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali; 
  • armi;
  • materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
  • servizi finanziari e creditizi; 
  • servizi di trasferimento di denaro;
  • servizi assicurativi;
  • articoli di gioielleria; 
  • articoli di pellicceria;
  • acquisti presso gallerie d'arte e affini;
  • acquisti in club privati.

Inoltre, la Carta non può essere utilizzata all'estero, per gli acquisti online o per servizi di direct-marketing.

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