Resto al Sud: FAQ Invitalia su agevolazioni per nuove imprese

 

Resto al SudDopo l'elenco degli enti accreditati a prestare assistenza gratuita ai giovani imprenditori, arriva un nuovo strumento per facilitare la partecipazione al bando Resto al Sud: le FAQ di Invitalia con tutti i chiarimenti sulle agevolazioni per l'avvio di nuove imprese nel Mezzogiorno.

Resto al Sud - a chi chiedere aiuto per presentare domanda

Le oltre 5mila domande raccolte solo nelle prime tre settimane di apertura dello sportello sono un segnale inequivocabile dell'interesse per Resto al Sud, la misura che copre il 100 per cento delle spese per l'avvio di nuove imprese nelle regioni del Mezzogiorno da parte di giovani under 36. Per facilitare ulteriormente la partecipazione al bando, Invitalia ha risposto alle domande più frequenti su criteri e modalità di accesso alle agevolazioni pubblicando una serie di FAQ sul proprio sito.

Resto al Sud – come presentare domanda di finanziamento

Requisiti dei beneficiari

Un primo gruppo di chiarimenti riguarda i beneficiari delle agevolazioni.

I richiedenti devono avere età compresa tra i 18 e i 35 anni (36 anni non ancora compiuti), essere residenti in una delle regioni meno sviluppate o in transizione - Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia - o trasferirvi la residenza entro 60 giorni dall’eventuale esito positivo della valutazione (120 giorni per chi risiede all’estero).

Solo per chi presenta domanda nel 2018, il requisito relativo all'età deve essere posseduto alla data del 21 giugno 2017, quando è entrato in vigore il decreto Resto al Sud, e non al momento della presentazione della domanda. Alla data del 21 giugno 2017, inoltre, i potenziali beneficiari non devono risultare titolari di attività di impresa in esercizio, nè aver ricevuto negli ultimi tre anni altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità.

Chi risultasse titolare di impresa a quella data non può presentare domanda anche se nel frattempo l’impresa è cessata o è stata ceduta, mentre sono ammessi i neo imprenditori la cui società è stata costituita dopo il 21 giugno 2017.

I requisiti richiesti devono essere posseduti da almeno due terzi degli eventuali soci, che in ogni caso non devono avere rapporti di parentela fino al quarto grado con nessuno dei richiedenti.

I lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato posso partecipare a Resto al Sud, a condizione di lasciare il lavoro in caso di approvazione della domanda.

Caratteristiche delle imprese

Resto al Sud finanzia le neo imprese nei settori:

  • Produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
  • Fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • Servizi al turismo.

Sono escluse, invece, le attività agricole, libero professionali e il commercio, ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell'attività di impresa.

Tali attività, chiariscono le FAQ, possono essere svolte nella forma giuridica di:

  • Imprese individuali,
  • Società di persone,
  • Società di capitali (comprese le unipersonali),
  • Società cooperative.

Agevolazioni e spese ammesse

Gli incentivi sono concessi fino a un massimo di 50 mila euro per beneficiario in forma di:

  • contributo a fondo perduto, pari al 35% del programma di spesa,
  • finanziamento bancario, pari al 65% del programma di spesa, garantito dal Fondo di garanzia per le PMI.

Gli interessi del finanziamento - da restituire in otto anni, di cui due di preammortamento - sono coperti da un contributo in conto interessi.

Le agevolazioni coprono le spese per:

  • interventi per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa),
  • impianti, attrezzature, macchinari nuovi,
  • programmi informatici e servizi TLC (tecnologie per l’informazione e la telecomunicazione),
  • altre spese utili all’avvio dell’attività (materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative nel limite del 20% massimo del programma di spesa).

Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda (o dopo la costituzione dell’impresa/società nel caso dei team di persone) e i beni agevolati non possono essere trasferiti dalla sede aziendale, né alienati o destinati a usi diversi per i 5 anni successivi al completamento del programma di spesa e comunque non prima della completa restituzione del finanziamento bancario.

Quanto alle spese escluse dalle agevolazioni, queste comprendono:

  • beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback;
  • beni di proprietà di uno o più soci del beneficiario e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado;
  • investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature;
  • il cosiddetto “contratto chiavi in mano”;
  • commesse interne;
  • macchinari, impianti e attrezzature usati;
  • spese notarili, imposte, tasse;
  • acquisto di automezzi, tranne quelli strettamente necessari al ciclo di produzione o destinati al trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
  • acquisto di beni di importo unitario inferiore a 500 euro, ad eccezione delle spese afferenti al capitale circolante;
  • progettazione, consulenze ed erogazione delle retribuzioni ai dipendenti delle imprese individuali e delle società, nonché agli organi di gestione e di controllo delle società stesse;
  • scorte, tasse e imposte (l’IVA realmente e definitivamente sostenuta dal soggetto beneficiario è una spesa ammissibile solo se non è da egli stesso recuperabile).

Presentazione e valutazione delle domande

Resto al Sud è un incentivo a sportello, per cui le domande possono essere presentate fino all'esaurimento dei fondi disponibili, senza scadenze, nè graduatorie, ricordano le FAQ.

Le domande devono essere compilate on line sul sito web di Invitalia e, dopo aver scaricato, firmato digitalmente e caricato di nuovo sulla piattaforma il modulo prodotto dal sistema informatico, devono essere inviate tramite un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) che consenta di comunicare anche con soggetti privati.

La valutazione delle istanze si articola in due fasi: una diretta a verificare il possesso dei requisiti, l'altra relativa alle competenze dei soci e alla fattibilità economico-finanziaria del progetto. E' previsto anche un colloquio con gli esperti di Invitalia, cui devono partecipare obbligatoriamente tutti i componenti del team imprenditoriale.

Erogazione di finanziamenti e contributi

Al termine della valutazione, che dura mediamente due mesi, l’esito della valutazione viene comunicato via PEC al beneficiario, che deve inviare entro 60 giorni la documentazione per dimostrare la costituzione dell’impresa ed entro 180 giorni la concessione del finanziamento bancario.

I finanziamenti possono essere richiesti solo alle banche aderenti alla convenzione Invitalia-ABI, le quali si impegnano a concludere l’istruttoria entro 45 giorni dalla richiesta oppure, per i richiedenti non ancora costituiti in società, entro 45 giorni dalla data di costituzione.

Il contributo a fondo perduto, invece, viene erogato da Invitalia per stati di avanzamento lavori (SAL) una volta realizzato almeno il 50% del progetto e ricevuto il finanziamento bancario.

Il primo SAL può essere richiesto anche a fronte di fatture non quietanzate e l'aiuto viene erogato entro 30 giorni dalla data di ricezione di tutta la documentazione. Il SAL a saldo viene invece erogato entro 60 giorni dalla richiesta, dopo un esame della documentazione e a seguito di un sopralluogo per verificare gli investimenti realizzati e le spese sostenute.

FAQ Resto al Sud

Per continuare a leggere gli articoli inserisci la tua...
o

Questo sito web utilizza i cookie! Acconsenti ai nostri cookie, se continui ad utilizzare questo sito web.