Fintech – le mosse di Bruxelles, passaporto UE per il crowdfunding

 

Fintech - © European Union , 2018 / Source: EC - Audiovisual Service / Photo: Thierry MonasseL’obiettivo, non facile, è fare dell’Europa un polo mondiale per le tecnologie finanziarie. Per centrarlo arriva il piano d’azione Fintech e la licenza UE per le piattaforme di crowdfunding.

Fintech – Bruxelles vuole imporsi sul mercato e pensa a licenza UE

Già nei primi giorni dell’anno il commissario europeo per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e il mercato unico dei capitali Valdis Dombrovskis aveva fatto sapere di volersi muovere velocemente per trasformare l’Europa in un polo mondiale per il Fintech.

Una strada in salita, alla luce del ritardo accumulato rispetto ad altre aree del mondo e alle barriere esistenti negli Stati membri. Per rendersene conto, basta dare un’occhiata ai numeri: nell’Asia Pacifica il Fintech ha ricevuto nel 2017 investimenti per un totale di 14,8 miliardi di dollari secondo PwC, contro gli 8,3 miliardi del Nord America e i 2,4 del Regno Unito.

Con l’entrata in vigore, il 13 gennaio scorso, della direttiva UE PSD2 sui servizi di pagamento, l’UE ha iniziato a muovere i primi timidi passi verso il settore. Ma non basta. “Per competere a livello mondiale, le imprese europee innovative devono avere accesso ai capitali, disporre di spazi per innovare e beneficiare di un ampliamento di scala per crescere”, nota Dombrovskis presentando il piano d'azione UE per il Fintech e le nuove norme per il crowdfunding.

Il passaporto UE per il crowdfunding

Il valore del crowdfunding è indubbio: migliora l'accesso ai finanziamenti per startup e PMI garantendo agli investitori un ritorno finanziario.

Ma ad oggi molte piattaforme hanno difficoltà ad espandersi in altri paesi europei, restando di fatto confinate entro i confini nazionali. I problemi, insomma, restano la frammentazione del mercato UE e la mancanza di norme comuni.

La proposta presentata alla Commissione intende appunto eliminare tali problemi permettendo alle piattaforme di crowdfunding di offrire più facilmente i propri servizi in tutta l'UE e migliorando l'accesso a questa forma di finanziamento innovativa per le imprese.

Come? Attraverso una sorta di passaporto, un marchio UE per le piattaforme di crowdfunding, che possono ottenere sulla base di un unico insieme di norme e che permetterà loro di operare in tutta l'Unione. Gli investitori saranno protetti da norme chiare in materia di informativa, di governance e di gestione del rischio e da un approccio coerente alla vigilanza.

La proposta adesso dev’essere passata al vaglio del Parlamento e del Consiglio.

Fintech: dalla blockchain alla cybersecurity, ecco il piano d’azione UE

Il piano d'azione presentato oggi intende consentire al settore finanziario di sfruttare il rapido sviluppo delle nuove tecnologie (come la blockchain, l'intelligenza artificiale e i servizi di cloud) e al tempo stesso mira a rendere i mercati più sicuri e di più facile accesso per i nuovi operatori.

Ecco le principali iniziative del piano:

  • La Commissione ospiterà un laboratorio UE sul Fintech, grazie al quale le autorità europee e nazionali potranno collaborare con i fornitori di tecnologia, in modo neutrale e in uno spazio non commerciale;
  • La Commissione ha già creato un Osservatorio e forum dell'UE sulla blockchain, che riferirà in merito alle sfide e alle opportunità delle criptovalute nel corso del 2018 e sta lavorando a una strategia globale sulla tecnologia di registro distribuito e sulla blockchain per tutti i settori dell'economia;
  • La Commissione avvierà consultazioni sul modo migliore per promuovere la digitalizzazione delle informazioni pubblicate dalle società quotate in Europa, anche attraverso il ricorso a tecnologie innovative per realizzare l'interconnessione delle banche dati nazionali. Ciò permetterà agli investitori di accedere più facilmente a informazioni fondamentali per prendere decisioni consapevoli sui propri investimenti;
  • La Commissione intende organizzare seminari per migliorare lo scambio di informazioni sulla cybersecurity;
  • La Commissione presenterà un programma con migliori prassi sugli spazi di sperimentazione normativa, sulla base degli orientamenti forniti dalle autorità europee di vigilanza.

Photo credit: © European Union , 2018/Source: EC - Audiovisual Service/Photo: Thierry Monasse

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