CIPE – finanziamenti FSC per banda ultralarga, ZES e Resto al Sud

 

Palazzo ChigiIl CIPE si è riunito dopo il CdM che ha approvato il Regolamento sul Fondo per l'editoria da 100 milioni di euro

Piano periferie - Il Cipe completa i finanziamenti del programma

Decreto Mezzogiorno – novita' per Resto al Sud, ZES e Cluster tecnologici

Dallo schema di contratto di programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) e ANAS per il 2016-2020 ai finanziamenti del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) per la banda ultralarga, le Zone economiche speciali e le agevolazioni Resto al Sud previste dal decreto Mezzogiorno.

Sono alcune delle decisioni assunte dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) nella seduta del 7 agosto, al termine del Consiglio dei Ministri che ha approvato in via definitiva il Regolamento per il riparto delle risorse del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione a favore delle emittenti televisive e radiofoniche locali, previsto dalla Legge Editoria.

CdM, ok a criteri riparto Fondo pluralismo informazione

Istituito dalla legge n. 198-2016 in materia di sostegno pubblico all'editoria, il Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione può contare su:

  • le risorse statali destinate al sostegno dell'editoria quotidiana e periodica e all'emittenza radiofonica e televisiva in ambito locale,
  • una quota, fino a 100 milioni di euro annui per il periodo 2016-2018, delle eventuali maggiori entrate derivanti dal canone RAI,
  • le somme derivanti dal gettito annuo di un contributo di solidarietà, pari allo 0,1% del reddito complessivo dei concessionari della raccolta pubblicitaria, degli operatori dell'informazione e della comunicazione che svolgano raccolta pubblicitaria diretta e degli altri soggetti che esercitano l'attività di intermediazione nel mercato della pubblicità.

Il regolamento sul Fondo era stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri a marzo, insieme al decreto sui contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici. Oltre alla ripartizione delle risorse tra emittenti televisive (85%) e radiofoniche (15%), il provvedimento detta i requisiti di accesso ai contributi che:

  • nel caso delle emittenti televisive locali sono relativi al numero di dipendenti e giornalisti a tempo determinato ed indeterminato, al rispetto del limite percentuale di trasmissione di programmi di televendite nella fascia oraria tra le 7 le 23, all'adesione al “Codice di autoregolamentazione in materia di televendite” e al “Codice di autoregolamentazione sulla tutela dei minori in TV” e alla trasmissione di almeno due edizioni giornaliere di telegiornali con valenza locale,
  • nel caso delle emittenti radiofoniche locali si limitano al numero minimo di dipendenti a tempo determinato e indeterminato, pari a due, e al numero di giornalisti, almeno uno.

Legge Editoria – contributi per quotidiani, periodici ed emittenti

CIPE, ok ad Accordi di programma ANAS e RFI

Dalla riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) è invece arrivato il via libera allo schema di contratto di programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) e ANAS per il 2016-2020.

La decisione sblocca un Piano pluriennale di investimenti da circa 23,4 miliardi di euro, che sommati a circa 6,1 miliardi di interventi in fase di attivazione ed in corso di esecuzione porta il valore totale degli investimenti previsti a circa 29,5 miliardi di euro, di cui circa 21,9 miliardi sono finanziati.

Il CIPE ha anche reso parere favorevole sullo schema di contratto di programma 2017-2021 tra il MIT e Rete Ferroviaria italiana RFI S.p.A. - Parte investimenti, in cui rientrano anche i 10 miliardi stanziati con la legge di Bilancio 2017 e le risorse PON Infrastrutture e Reti e FSC.

In tutto, tra investimenti in corso e programmati, saranno mobilitati oltre 200 miliardi, di cui circa 66 finanziati.

Sempre in tema di infrastrutture ferroviarie, inoltre, il CIPE ha approvato l’avvio della realizzazione del 1° e del 2° Lotto costruttivo della Linea Torino Lione. Sezione internazionale, parte comune italo-francese, sezione transfrontaliera – Articolazione in lotti costruttivi.

CIPE, finanziamenti FSC per banda ultralarga

Nel corso della seduta il Comitato ha anche sbloccato risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014-2020, a cominciare da quelle per il completamento del Piano Banda Ultralarga (BUL).

Per la realizzazione della rete nelle cosiddette “aree grigie” sono stati approvati finanziamenti per 2,1 miliardi di euro, provenienti anche da risparmi derivanti dai ribassi d’asta nelle due prime gare sulle “aree bianche”, mentre 1,3 miliardi di euro sono stati destinati a interventi a sostegno della domanda degli utilizzatori, i cosiddetti voucher, a cominciare dalle famiglie.

In vista della delibera del CIPE, la Conferenza delle Regioni aveva già chiesto nei giorni scorsi un confronto con il Governo sull'utilizzo delle risorse, in particolare:

  • sui criteri e le modalità di assegnazione degli incentivi alla domanda a cittadini, imprese e scuole;
  • sugli esiti delle nuove consultazioni Infratel ed in particolare del calcolo dei fabbisogni infrastrutturali delle diverse aree,
  • sugli elementi formali che permettono alle Regioni di impiegare rapidamente le risorse programmate nei POR (grande progetto, linee guida rendicontazione, ecc…).

In più, la Conferenza delle Regioni aveva chiesto all'Esecutivo di garantire che le economie frutto dei bandi della Fase I del Piano BUL permangano presso le Regioni cui erano destinate e che vengano utilizzate per interventi infrastrutturali nei rispettivi territori, come previsto nell’Accordo Quadro Regioni-Governo che ha messo in comune le risorse dei POR FESR e FEASR e del FSC 2014-2020.

Piano Banda ultralarga - il testo dell'accordo quadro Stato-Regioni

Sempre a valere sul FSC, il CIPE ha anche assegnato i fondi di competenza per il Piano Periferie già approvati.

CIPE, risorse FSC per ZES e Resto al Sud

Via libera anche anche alle risorse a sostegno delle Zone economiche speciali (ZES), previste dal decreto Mezzogiorno n. 91-2017 e oggetto di agevolazioni e semplificazioni amministrative per le imprese che vi si insedieranno o che sono già attive in quelle aree.

Per il finanziamento della misura sono previsti 25 milioni di euro nel 2018, 31,25 milioni di euro nel 2019 e 150,2 milioni di euro nel 2020, a valere sul FSC 2014-2020.

Il CIPE ha approvato anche la prima assegnazione di risorse, per il triennio 2017-2019, per la misura Resto al Sud, anch'essa introdotta dal decreto Mezzogiorno per incoraggiare la costituzione di nuove imprese nelle Regioni meno sviluppate e in transizione, cioè Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, da parte di giovani imprenditori.

I fondi sbloccati dal Comitato rappresentano un anticipo rispetto al completo finanziamento destinato al regime di aiuto, pari a circa 1,3 miliardi di euro, sempre a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione.

> Esito seduta CIPE 7 agosto 2017

Photo credit: Simone Ramella

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