Agricoltura: PAC, dati satellitari al posto dei controlli in azienda

 

Satelliti Copernicus - Photo credit: Copyright ESA/NASALa Commissione europea ha autorizzato l'utilizzo dei dati di osservazione della terra ottenuti dai satelliti del Programma Copernicus per sostituire le verifiche fisiche nelle aziende beneficiarie della Politica Agricola Comune (PAC).

La proposta della Commissione per la PAC post 2020

Con una mossa che potrebbe andare a vantaggio di circa 22 milioni di agricoltori, la Politica Agricola Comune (PAC) dell'UE è entrata nell'era spaziale. I satelliti Sentinelle sviluppati dall'Agenzia spaziale europea (ESA) nell'ambito del programma Copernicus permetteranno infatti di semplificare e modernizzare la PAC, offrendo informazioni dettagliate e tempestive sulle colture e sui terreni agricoli.

“Questa nuova tecnologia satellitare ridurrà significativamente il numero di ispezioni sul campo, eliminando il clima di paura che genera stress negli agricoltori”, ha commentato il commissario per l'Agricoltura e lo Sviluppo rurale Phil Hogan. “Inoltre, andrà a vantaggio delle pubbliche amministrazioni, riducendo i costi per i controlli e le verifiche”, ha aggiunto.

Le Sentinelle di Copernicus e la PAC

Il programma di osservazione satellitare della terra Copernicus ha l'obiettivo di rendere l'Europa indipendente nel rilevamento dei dati sullo stato di salute del pianeta, in modo da facilitare la gestione di disastri naturali, il monitoraggio degli oceani, della vegetazione e dell’atmosfera, attraverso diverse tipologie di satelliti, denominati Sentinelle.

Nel corso dell'ultimo anno, attraverso il suo progetto Sentinels for Common Agriculture Policy (Sen4CAP), l'ESA ha lavorato a stretto contatto con la DG Agri, la DG Grow e la DG JRC della Commissione europea per dimostrare la potenzialità dei satelliti di Copernicus negli sforzi di semplificazione della Politica Agricola Comune.

A seguito di una proposta della DG Agri, è stato quindi adottato un nuovo approccio di monitoraggio della PAC che utilizza i dati delle Sentinelle di Copernicus e di altre missioni di osservazione della Terra per l'esecuzione di verifiche sui pagamenti per superficie della PAC, in alternativa alle verifiche fisiche nelle aziende agricole.

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Controlli in azienda solo se indispensabili

Insieme alle autorità nazionali dei sei Paesi pilota selezionati dell'UE (Repubblica ceca, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Romania, Spagna) il consorzio Sen4CAP, guidato dall'Università cattolica di Lovanio, in Belgio, sta attualmente dimostrando come le Sentinelle possano essere utilizzate a livello nazionale per realizzare un nuovo approccio al monitoraggio della PAC.

“Le informazioni catturate dalle Sentinelle stanno trovando una miriadi di usi per migliorare la nostra vita quotidiana, ma il supporto alle politiche europee è sempre stato in cima alle aspettative quando queste missioni sono state concepite”, ha commentato il direttore dei programmi di osservazione della terra dell'ESA Josef Aschbacher. "Sono entusiasta che le missioni delle Sentinelle 1 e 2 verranno ora utilizzate per far progredire la PAC. Non ho dubbi che i loro dati renderanno questa importante politica più efficiente e più facile da attuare e, soprattutto, semplificherano la vita degli agricoltori in modo che abbiano più tempo per concentrarsi sulla produzione del cibo su cui tutti facciamo affidamento ".

Con le regole attuali, infatti, gli Stati membri dell'UE sono tenuti a effettuare una serie di controlli sulle aziende agricole come parte del sistema integrato di gestione e controllo, che garantisce che tutti i pagamenti a favore degli agricoltori a valere sul bilancio della PAC siano effettuati correttamente. Le nuove regole permetteranno agli Stati membri che lo desiderino di sostituire o di integrare le verifiche sul posto con controlli automatici e meno onerosi sulla base dei forniti dai satelliti Sentinelle di Copernicus e di altri dati di osservazione della Terra.

L'insieme dei dati raccolti sarà poi sottoposto ad un'elaborazione automatica, utilizzando algoritmi informatici, per determinare ad esempio l'uso del suolo o la superficie delle aree agricole osservate. Queste informazioni verranno quindi confrontate e combinate con le informazioni esistenti nel sistema di identificazione delle parcelle agricole e con i riferimenti contenuti nelle singole domande di aiuto per valutare se il pagamento può essere effettuato.

I dati permetteranno di verificare l'adempimento da parte degli agricoltori dei requisiti previsti dalla PAC per gli aiuti basati sulla superficie - sia i pagamenti diretti agli agricoltori che i contributi dei Programmi di sviluppo rurale (PSR) - così come il rispetto dei requisiti di condizionalità. Laddove il sistema automatizzato non sia in grado di determinare se le affermazioni sono accurate, potranno essere utilizzate ulteriori prove, come ad esempio le foto geo-taggate e le informazioni provenienti dai droni; se anche ciò dovesse rivelarsi inconcludente, potrebbe essere necessario effettuare ispezioni fisiche sul campo.

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Utilizzo facoltativo

I Paesi membri saranno liberi di scegliere se utilizzare o meno il nuovo approccio di monitoraggio e potranno usufruire dell'opportunità di applicarlo a regimi di aiuto specifici, come il pagamento di base nel caso degli aiuti diretti agli agricoltori, oppure le misure di sviluppo rurale, o ancora la combinazione dei due. Tra l'altro, gli Stati membri potranno decidere di estendere gradualmente l'area coperta dal monitoraggio entro i primi due anni dalla sua attuazione.

Secondo la Commissione questo metodo di monitoraggio comporterà una diminuzione del numero di controlli in azienda, che saranno necessari solo in caso di prove digitali insufficienti per verificare la conformità alle norme UE, con vantaggi significativi per PA e imprese.

Gli agricoltori potranno infatti adempiere più facilmente ai loro obblighi ambientali e di altro tipo in tempo utile, evitando sanzioni in caso di mancato rispetto delle norme della PAC, ridurre il tempo trascorso con gli ispettori sul campo dagli agricoltori e trarre vantaggio dalle sinergie con altre tecnologie digitali, come il monitoraggio delle colture e la previsione delle rese, per gestire meglio le loro aziende agricole. La riduzione delle pratiche burocratiche andrà a beneficio anche delle amministrazioni nazionali, grazie a un processo di comunicazione più integrato con gli agricoltori, un carico di lavoro ridotto per il minor numero di controlli in loco e un processo di applicazione più flessibile.

Il nuovo regolamento

Photo credit: Copyright ESA/NASA

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