Piano nazionale di edilizia abitativa: accordi di programma per oltre 2 miliardi di euro

 

Buildings - foto di loacUmbria, Marche, Molise, Campania, Emilia Romagna, Toscana, Puglia, Basilicata, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Sicilia, Sardegna e Provincia autonoma di Trento. Queste le Amministrazioni locali con cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha sottoscritto 15 accordi di programma previsti dal Piano nazionale di edilizia abitativa, che attivano circa 2,7 miliardi di euro, tra investimenti pubblici e privati, per la realizzazione di 15.200 alloggi.

Come previsto dall'articolo 4 del DPCM del 16 luglio 2009, in cui si approva il Piano casa nazionale, gli accordi tra il MIT, le Regioni e i Comuni vengono stipulati in modo coerente con la programmazione regionale relativa alle politiche abitative e allo sviluppo del territorio, al fine di concentrare gli interventi sull'effettiva richiesta abitativa nei singoli contesti, attraverso:

  • la realizzazione di programmi integrati di promozione di edilizia residenziale anche sociale e di riqualificazione urbana, caratterizzati da elevati livelli di:
    - vivibilità,
    - salubrità,
    - sicurezza,
    - sostenibilità ambientale ed energetica,
  • la risoluzione di problemi di mobilità,

promuovendo e valorizzando la partecipazione di soggetti pubblici e privati.

"La stipula degli accordi - ha dichiarato il Ministro Altero Matteoli - è un passo decisivo verso la realizzazione degli alloggi che secondo il Piano predisposto dal Governo saranno destinati prioritariamente ai nuclei familiari a basso reddito, alle giovani coppie, agli anziani, agli studenti fuorisede, agli sfrattati non per morosità, agli immigrati regolari a basso reddito residenti da 10 anni in Italia".

Obiettivo principale del Piano è promuovere, infatti, la realizzazione di alloggi destinati ad housing sociale, attraverso una pluralità di linee di intervento:

  1. costituzione di un sistema integrato nazionale e locale di fondi immobiliari per l'acquisizione e la realizzazione di immobili per l'edilizia residenziale, ovvero promozione di strumenti finanziari immobiliari innovativi, con la partecipazione di soggetti pubblici e/o privati per la valorizzazione e l'incremento dell'offerta abitativa in locazione;
  2. incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica con risorse dello Stato, delle Regioni, delle Province Autonome, degli enti locali e di altri enti pubblici, comprese quelle derivanti dall'alienazione di alloggi di edilizia pubblica in favore degli occupati muniti di titolo legittimo;
  3. promozione finanziaria anche ad iniziative di privati;
  4. agevolazioni a cooperative edilizie costituite tra i soggetti destinatari degli interventi;
  5. programmi integrati di promozione di edilizia residenziale, anche sociale;
  6. interventi di competenza degli ex IACP comunque denominati o dei Comuni, già ricompresi nel Programma straordinario di edilizia residenziale pubblica, approvato con decreto del Ministro delle infrastrutture del 18 dicembre 2007, ubicati nei Comuni dove la domanda di alloggi sociali risultante dalle graduatorie è più alta.

I programmi sono stati già approvati dal Cipe e dalla Conferenza Unificata Stato, Regioni e Autonomie locali.

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