Commercio - UE propone dazi all'importazione di riso da Cambogia e Myanmar

 

Riso Cambogia e MyanmarLe importazioni di riso da Cambogia e Myanmar hanno prodotto un danno economico all'industria europea. E' quanto risulta dalle conclusione di un'indagine della Commissione europea, che dà ragione all'Italia e propone una clausola di salvaguardia a tutela dei risicoltori UE.

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La Commissione europea ha reso pubbliche le conclusioni di un'inchiesta sulle importazioni di riso della tipologia 'indica' dalla Cambogia e dal Myanmar, avviata a febbraio 2018 a seguito di una istanza presentata dal Ministero dello sviluppo economico (MISE) e sostenuta dal Ministero delle Politiche agricole.

Fino ad oggi, spiega il MISE, le importazioni da Cambogia e Myanmar sono state a dazio zero, trattandosi di due Paesi meno avanzati, che godono dunque del regime di preferenza commerciale EBA (Everything But Arms, in italiano "tutto tranne le armi"). L'inchiesta di Bruxelles, sollecitata dai due Ministeri, era dunque finalizzata a stabilire se tale regime avesse causato gravi difficoltà ai produttori europei nel periodo 2012-2017.

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Dopo le necessarie indagini, Bruxelles ha dato ragione all'Italia, affermando che di fatto le spedizioni a tasso zero dai due Paesi del sud-est asiatico hanno creato un danno all'industria risicola europea. Alla luce di quanto emerso, dunque, la Commissione propone l'applicazione, per tre anni, di una clausola di salvaguardia a tutela dei risicoltori UE, reintroducendo sulle vendite di riso indica il dazio della normale tariffa doganale, pari a:

  • 175 euro/ton per il primo anno,
  • 150 euro/ton per il secondo anno,
  • 125 euro/ton per il terzo anno.

Soddisfatto il ministro dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio, che ha definito la scelta di Bruxelles “un risultato importante, che riconosce al nostro Paese il danno economico causato dalle importazioni a dazio zero da Cambogia e Birmania”.

Il Governo, ha proseguito Centinaio, è in campo per tutelare i risicoltori italiani, “che sono controllati e lavorano con tante regole per avere prodotti di altissima qualità. […] Nei prossimi giorni - ha concluso il ministro - lavoreremo per avere la conferma definitiva del ripristino per tre anni dei dazi e il perfezionamento del provvedimento".

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