Infrastrutture - Italia e' membro fondatore AIIB

 

Pubblicato in Gazzetta ufficiale il comunicato del MAE che dichiara l'Italia membro fondatore della Banca Asiatica per gli investimenti in infrastrutture.

AIIB - photocredit euweb.aiib.org

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Il provvedimento delle scorse ore segue, a 60 giorni di distanza, la pubblicazione in GURI della Legge n. 110 del 22 giugno 2016, che stabiliva la ratifica, da parte dell'Italia, dell'accordo istitutivo della Banca Asiatica per gli investimenti in infrastrutture, siglato il 29 giugno 2015 a Pechino.

In GURI il comunicato del MAE: Italia è membro AIIB

E' stato pubblicato in Gazzetta il comunicato del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale che sancisce l'entrata in vigore dell'Accordo istitutivo della Banca asiatica per gli investimenti in infrastrutture, siglato a Pechino il 29 giugno 2015, e annuncia lo status di membro fondatore dell'AIIB per l'Italia.

Secondo quanto stabilito dalla  Legge n. 110 del 22 giugno 2016, pubblicata a giugno scorso in GURI, la quota di partecipazione italiana al capitale dell'AIIB è di oltre 2,57 milioni di dollari, pari a circa 2,32 milioni di euro, di cui l'80% costituisce capitale a chiamata e il restante 20% il capitale da versare. La Legge 110/2016 stabilisce, inoltre, per l'Italia, oneri derivanti dall'attuazione del provvedimento nella misura di 206 milioni di euro per l'anno 2016 e di 103 milioni di euro per ognuno degli anni dal 2017 al 2019.

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Contesto: l'AIIB in sintesi

La Banca asiatica di investimento per le infrastrutture, è bene ricordarlo, è un'istituzione finanziaria multilaterale di nuova costituzione, tesa a fornire sostegno finanziario per lo sviluppo delle infrastrutture nel continente asiatico.

Attraverso l'attuazione di investimenti nel comparto infrastrutturale e in altri settori produttivi, la Banca vuole:

  • promuovere lo sviluppo economico sostenibile,
  • creare ricchezza,
  • migliorare la connettività,
  • potenziare la cooperazione regionale e il partenariato con le altre istituzioni di sviluppo multilaterali e bilaterali.

Le discussioni sulla creazione dell'AIIB tra quelli che saranno poi i membri fondatori della Banca, sono iniziate con un primo Chief Negotiators' Meeting (CNM) a Kunming, in Cina, nel novembre 2014. Il testo finale dello statuto, invece, è stato adottato il 22 maggio 2015, nel corso del quinto meeting negoziale, a Singapore.

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I rappresentanti dei 57 futuri membri fondatori si sono poi riuniti a Pechino, il 29 giugno dello scorso anno, per la cerimonia di firma dello statuto. A siglare effettivamente il documento in quell'occasione sono stati 50 Paesi: Australia, Austria, Azerbaijan, Bangladesh, Brasile, Brunei Darussalam, Cambogia, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Islanda, India, Indonesia, Iran, Israele, Italia, Giordania, Kazakistan, Repubblica di Corea, Kirghizistan, Laos, Lussemburgo, Maldive, Malta, Mongolia, Myanmar, Nepal, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Oman, Pakistan, Portogallo, Qatar, Regno Unito, Russia, Arabia Saudita, Singapore, Spagna, Sri Lanka, Svezia, Svizzera, Tagikistan, Turchia, Uzbekistan e Vietnam. Gli altri 7 - Danimarca, Filippine, Kuwait, Malesia, Polonia, Sud Africa e Thailandia - hanno firmato il testo tra il 21 agosto e il 31 dicembre 2015, coincidente con il termine ultimo per il riconoscimento dello status di membro fondatore.

Le riunioni inaugurali del Consiglio dei governatori e del Consiglio di amministrazione della Banca, a gennaio 2016, hanno dato il via alla fase operativa dell'istituto, con la partenza dei primi progetti a maggio scorso.

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